La Ferrari si prepara per la trasferta cinese portando a Shanghai un pacchetto evolutivo della F138 ricca di tante novità tecniche.
In queste settimane di pausa, il team di Maranello si è focalizzata molto sullo studio di nuove ali all’anteriore e al posteriore e per una pulizia migliore dei flussi al retrotreno ha rinnovato e rivisto la linea della carrozzeria.
Particolare attenzione è stata fatta anche sugli scarichi in modo da ottenere sempre più carico aerodinamico mediante i gas roventi.
Ma il lavoro in casa Ferrari non è finito, anzi il Direttore Tecnico della “Rossa” Pat Fry sottolinea che c’è ancora tanto da fare sopratutto per quanto riguarda la qualifica:
“Nelle prime due gare abbiamo dimostrato un buon ritmo gara con tutte le tipologie di pneumatici, ma in qualifica la performance non è ancora ottimale.
Finora ci siamo concentrati molto sui long-run, anche se quest’anno non sono sempre così lunghi, dato l’elevato numero di pit-stop previsto durante le gare. La performance in qualifica non è stata trascurata, ma sappiamo che c’è grande margine di miglioramento.
Ci sono ancora aspetti che dobbiamo capire della nuova monoposto e cercheremo di tirare fuori il meglio che questa vettura può dare. L’aspetto cruciale sarà quello di riuscire a programmare il nostro piano di sviluppo con tempi più veloci rispetto alle squadre concorrenti. Si tratta di pianificare un’attività che andrà avanti fino alla fine del campionato, e l’obiettivo è quello di avere almeno la stessa reattività che abbiamo avuto nel 2012. Fino ad ora abbiamo lavorato bene in tutti i settori, dalla progettazione alla produzione, focalizzandoci su come introdurre nuove componenti sulla macchina in linea con quanto fatto lo scorso anno. Tra le note positive c’è anche da sottolineare che oggi la nostra correlazione sul fronte aerodinamico è migliore rispetto a quella che avevamo lo scorso anno.”
Mentre in previsione del Gp della Cina l’ingegnere inglese rimane prudente:
“Il circuito di Shanghai è un mix di curve molto differenti tra loro e un rettilineo di ben 1,2 chilometri. Sarà una pista che si sposerà bene con la nostra monoposto? E’ presto per dirlo, le incognite sono molte per fare una valutazione oggettiva. Per fare un esempio, in questo weekend useremo per la prima volte le gomme Pirelli a mescola Soft, unitamente a quelle Medium. Credo che avremo un quadro più chiaro al termine di questo weekend, quando disporremo dei riferimenti con tutti i tipi di pneumatici che è possibile utilizzare nell’arco della stagione. Sotto questo aspetto la tappa di Shanghai sarà una weekend in cui tutti i team vedranno nuovi riscontri per la prima volta, ma non sono preoccupato visto che rispetto ad altre squadre il nostro ritmo di gara con tutte le mescole provate finora non è stato male”.
Bartolomeo De Stefano
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