Indycar – Watkins Glen – Libere 1 – Briscoe al top

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Ryan Briscoe svetta davanti a tutti nelle prime libere di  Watkins Glen.  L’australiano, a secco di vittorie dalla prima gara inaugurale della stagione, ha fermato il cronometro a 1.29.860 ad un quarto d’ora dalla chiusura canonica del tempo a disposizione, per poi abbassare ulteriormente il suo tempo di un ulteriore decimo di secondo. Segue in seconda posizione Dario Franchitti, poi la  rediviva Andretti Green con Marco Andretti. Lo statunitense guadagna il terzo gradino virtuale del podio grazie alla sua personale migliore prestazione agguantata proprio all’ultimo tentativo. Dietro il figlio di Michael, troviamo un altro figlio d’arte, Graham Rahal , la cui guida, quest’anno, non solo continua a dar prova delle ottime credenziali della Newman Haas Laningan sui circuiti stradali, ma aggiunta mostra di aver agguantato una competitività anche su tracciati ovali. Dietro Graham, il pilota di un team transfugo dal collasso Champ Car, la KV Racing di Mario Moraes, a lungo al comando nella mattinata; Justin Wilson con Dale Coyne si innalza in sesta posizione. Soltanto relegati indietro il tricampione della 500 Miglia, Helio Castroneves, il bi-campione IRL/Indycar Series Scott Dixon. Ancora in difficoltà Tony Kanaan, settimo: il brasiliano non si dichiara però preoccupato dei postumi dell’incidente occorsogli ad Indianapolis.

Altri nomi di rilievo: Danica Patrick si deve accontentare della undicesima posizione, la Panther di Dan Wheldon è relegata in tredicesima piazza. Ryan Hunter-Reay, il trionfatore della edizione 2008 con Rahal Letterman, sta attraversando una stagione davvero difficile, prima come seconda guida in un team che non si poteva permettere i dispendi che due piloti comportano, ora in un team poco competitivo come Foyt Racing: nelle prime libere “conquista” una sedicesima posizione poco confortante. Paul Tracy non va oltre la diciassettesima piazza, il debuttante Richard Antinucci, quindicesimo, con 3G riesce miracolosamente  a mostrare una qualche competitività della vettura, impresa non riuscita ai suoi due predecessori, Stanton Barrett e Jaques Lazier.

Durante la sessione di prove ci sono state alcune bandiere gialle causate da incidenti che hanno avuto come protagonisti Milka Duno e Mike Conway (Dreyer&Reinbold) ed EJ Viso (HVM). Mentre la venezuelana ha causato il primo stop nella prima mezz’ora di prove dedicata ai rookies, a causa di un imbarazzante trecentosessantagradi alla “Curva 8”, il suo compagno di scuderia non è stato da meno, a quanto si deduce dalle parole testuali del diretto interessato – “ho commesso un errore stupido alla ‘Curva 7′ ”  –  sei giri totali appena per il britannico. Dennis Reinbold e Robbie Buhl non possono essere certamente contenti delle prestazioni assolutamente incostanti di entrambi, a dispetto poi dell’assenza in questa gara di Thomas Scheckter, l’unico pilota finora in grado di dimostrare il reale valore della scuderia. Milka Duno è stata protagonista anche di una “toccata” con la Dallara di Moraes, contatto che le ha provocato un parcheggio anticipato sulla via di fuga in asfalto della “Bus Stop”.

Watkins Glen ha mietuto un’ altra vittima del campionato GP2, serie incentrata sulla formazione del pilota su circuiti dalla tipologia “stradale” (la stessa del “Glen” per intenderci):  EJ Viso. Quest’anno non sembra affatto ingranare la marcia, ed aggrapparci alla giustificazione della superstizione del numero “13” da lui personalmente scelto tra l’altro, non appare un’ argomentazione molto razionale per spiegare le continue defaillances del connazionale di Duno.

Circa la regressione di Viso e la stagione disastrosa di Conway, possiamo ipotizzare questo: che  molti giovani desiderosi di sfondare negli States, credendo di poterlo fare agevolmente, si trovano poi , nella realtà dei fatti , a dover affrontare con più di una difficoltà circuiti che richiedono un differente approccio, gli ovali, ed ancheun circuito  “di pelo” come è, ed è rimasto sottolineamo, Watkins Glen, un passato glorioso anche in F1 fino al 1980. Tutto questo ci può far riflettere anche sul problema della standardizzazione di cui è oggetto la quasi totalità dei circuiti  di ultima generazione, quelli tanto cari alle serie europee.

Pos Vettura Pilota Team Tempo
Gap Dal primo
Velocità
1. 6 Ryan Briscoe Team Penske 1:29.772 135.143
2. 10 Dario Franchitti Chip Ganassi Racing 1:29.942 0.170 0.170 134.886
3. 26 Marco Andretti Andretti Green Racing 1:30.089 0.147 0.317 134.667
4. 02 Graham Rahal Newman/Haas/Lanigan Racing 1:30.250 0.161 0.478 134.426
5. 5 Mario Moraes KV Racing Technology 1:30.302 0.052 0.530 134.349
6. 18 Justin Wilson Dale Coyne Racing 1:30.416 0.114 0.644 134.180
7. 11 Tony Kanaan Andretti Green Racing 1:30.434 0.018 0.662 134.153
8. 9 Scott Dixon Chip Ganassi Racing 1:30.495 0.061 0.723 134.063
9. 3 Helio Castroneves Team Penske 1:30.557 0.062 0.785 133.971
10. 27 Hideki Mutoh Andretti Green Racing 1:30.598 0.041 0.826 133.910
11. 7 Danica Patrick Andretti Green Racing 1:30.658 0.060 0.886 133.822
12. 13 EJ Viso HVM Racing 1:30.801 0.143 1.029 133.610
13. 4 Dan Wheldon Panther Racing 1:30.839 0.038 1.067 133.555
14. 06 Robert Doornbos* Newman/Haas/Lanigan Racing 1:31.172 0.333 1.400 133.067
15. 98 Richard Antinucci* CURB/Agajanian/Team 3G 1:31.681 0.509 1.909 132.329
16. 14 Ryan Hunter-Reay AJ Foyt Enterprises 1:31.780 0.099 2.008 132.185
17. 15 Paul Tracy KV Racing Technology 1:32.030 0.250 2.258 131.826
18. 24 Mike Conway* Dreyer & Reinbold Racing 1:32.309 0.279 2.537 131.428
19. 2 Raphael Matos* Luczo Dragon Racing 1:32.335 0.026 2.563 131.390
20. 20 Ed Carpenter Vision Racing 1:32.894 0.559 3.122 130.600
21. 23 Milka Duno Dreyer & Reinbold Racing 1:34.482 1.588 4.710 128.406

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