La seconda gara del week end ungherese è stata una corsa incredibile, con molti colpi di scena che hanno rimescolato continuamente le carte. Gli attesi “big” si sono dovuti far da parte per dare spazio a quei piloti che di solito occupano posizioni di rincalzo. Alla fine a spuntarla è stato Pasquale Di Sabatino, che ha colto la prima vittoria in World Series by Renault, con la vettura della RC Motorsport, che ha preceduto le vetture italiane di Draco e Prema rispettivamente di Marco Barba e Omar Leal.
La partenza è stata regolare, con tutti i piloti che sono stati molto attenti a non commettere toccate o errori, diversamente dalla gara di ieri. Il colpo di scena è infatti arrivato a circa metà giro, quando Zaugg viene toccato da Van der Drift che cercava di infilarsi all’interno di curva. La monoposto di Zaugg si intraversa innescando una carambola con le vetture che seguivano che non riescono ad evitare di tamponare le vetture davanti. Nella confuzione sono rimasti invischiati Zaugg, Mansell, Salaquarda, Mortara, Valles e Turvey che sono costretti al ritiro. Riesce a fermarsi in tempo solo il nostro Federico Leo.
Entra così in pista la safety car, che per ben dieci minuti neutralizza la gara per consentire la rimozione delle vetture. Dietro alla Safety car Martinez conduce su Molina, Baguette, Pic, Walker, Hartley, Alguersuari e Barba. All’uscita della safety car, Martinez parcheggia a bordo pista la sua monoposto con problemi tecnici. Baguette non si fa scappare l’occasione di effettuare il sorpasso sul leader di campionato Martinez, ed alla staccata della prima curva supera subito con decisione Molina. Mortara, cambiato il musetto, prosegue la gara.
Baguette, portatosi al comando, imprime alla gara il suo ritmo, precedendo Molina, Pic e Walker, alla staccata della seconda curva Alguersuari tenta l’attacco su Hartley per la sesta posizione, ma in ritardo, e finisce col colpire il neozelandese e spedirlo fuori pista.
Si apre la finestra dei pit stop, estesa sino al 19° giro per la neutralizzaione iniziale, quando Mortara esce sbattendo contro le barriere e piegando una sospensione, mentre anche Walker esce sbattendo contro il guardrail dell’ingresso della pit lane. Entra nuovamente in pista la safety car per rimuovere le vetture e se ne avvantaggiano quei piloti che hanno già effettuato il pit stop. All’uscita della safety car infatti Molina e Baguette poi, vanno in pit lane lasciando il comando a Pic. Seguono Algersuari, Leo e Di Sabatino primo che ha già cambiato le gomme che precede Barba, Leal e Van Der Drift.
Al 18° giro i tre davanti vanno ai box, spianando la strada a Di Sabatino. Mentre Molina si ritira ai box, Di Sabatino conduce sino al traguardo, staccando di 1″7 Barba, di 6″ Leal, poi Van Der Drift, Herck e Baguette. Sul traguardo vince Di Sabatino per l’italiana RC Motorsport, che precede Marco Barba, al secondo posto consecutivo con la monoposto della Draco e terzo termina Omar Leal, pilota della Prema Powerteam. Termina undicesimo l’esordiente Lancaster e quindicesimo Federico Leo.
Budapest, gara 2
1 – Pasquale Di Sabatino – RC – 25 giri 46’54″069
2 – Marco Barba – Draco – 0″926
3 – Julian Leal – Prema – 11″991
4 – Chris Van der Drift – Epsilon Euskadi – 12″445
5 – Michael Herck – Interwetten – 15″306
6 – Bertrand Baguette – Draco – 17″044
7 – Fairuz Fauzy – Fortec – 17″346
8 – Charles Pic – Tech 1 – 18″329
9 – Daniil Move – P1 – 19″177
10 – Jaime Alguersuari – Carlin – 19″622
11 – Jon Lancaster – Comtec – 27″696
12 – Mihai Marinescu – RC – 35″775
13 – Brendon Hartley – Tech 1 – 36″273
14 – John Martin – Comtec – 40″046
15 – Federico Leo – Pons – 40″613
16 – Sten Pentus – Fortec – 40″836
Ritirati
19° giro – Miguel Molina
18° giro – Filip Salaquarda
15° giro – Anton Nebilitskiy
7° giro – James Walker
7° giro – Edoardo Mortara
4° giro – Marcos Martinez
1° giro – Oliver Turvey
0 giri – Greg Mansell
0 giri – Adrian Zaugg
0 giri – Adrian Valles
Marco Borgo
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