F1 – “Da 0 a 10” – Le pagelle del Gp di Malesia

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Si è visto un super Vettel in Malesia, così come si è vista una super RedBull. Si è vista anche una Ferrari opaca, con i motori in difficoltà e che torna a casa con tre propulsori danneggiati su quattro. Si è vista una Mercedes in risorgimento, seppur col pilota meno aspettato di tutti, perchè l’altro, il più pagato del circus, ha rinunciato ad sogno già nelle fasi iniziali. Si è visto però un super Hamilton, pronto a sbattere chiunque alle sue spalle, risalendo ben 14 posizioni alla faccia del compagno di box osannato la scorsa settimana. Si è anche visto un pilota polacco leader di un team riorganizzato da poco ma efficiente, al punto di giungere ai margini del podio. Si è infine vista una Force India che conferma il trend positivo di inizio stagione, così come un Alguersuari pronto a dare spettacolo anch’egli a suon di sorpassi. Si è visto tanto a Sepang, adesso saremo noi a vederci chiaro. Ovviamente nel modo consueto. “Da 0 a 10” capitolo 3: Malesia.

VOTO 0 AI PROPULSORI FERRARI

De La Rosa non riesce a portare a termine il giro di ricognizione. Kobayshi abbandona dopo pochi giri, mentre Alonso perde la testa del mondiale a pochi giri dal termine. Dopo le noie avvertite in Bahrain i propulsori Ferrari cominciano e cedere, e se ciò accade dopo tre gare c’è da preoccuparsi. “Dobbiamo risolvere i guai al più presto” commenta a caldo Domenicali. Sì, non c’è un attimo ad perdere, perchè la RedBull…vola!

IMPOTENTI

VOTO 1 ALLA PARTENZA DI BARRICHELLO

L’età comincia a farsi sentire, povero Rubens! Peccato. Dopo l’ottima qualifica del sabato, il brasiliano sciupa tutto con una partenza più lenta di una moviola. Il bello, anzi il brutto, è che ancora il pilota più esperto del circus non si capacita su quanto accaduto: “Non so cosa sia successo in partenza”. Alquanto preoccupante…

RALLENTY

VOTO 2 AL SABATO DI FERRARI E MCLAREN

Tu chiamala se vuoi…arroganza! Ogni volta che cade qualche goccia d’acqua in Ferrari si scatena l’inferno. Radar che non funzionano, previsioni sbagliate o consulenti inadeguati. E pensare che a Maranello tante vittorie sono state costrutite sull’acqua. Altri tempi, altra gente. E proprio l’altra gente che ha osato passare il guado è giunta in Q3, nel modo più semplice: tutti in pista e come va va. Peccato che anche in casa McLaren qualcosa non sia andato, soprattutto Button che dopo aver guadagnato l’accesso in Q2 si insabbia come una cotoletta.

SBANDATI

VOTO 3 AL PIT STOP REDBULL

Dopo i 3”8 impiegati per il cambio gomme a Sebastian Vettel, in casa RedBull qualcosa non va per il verso giusto al successivo pit. Webber rientra un giro dopo il tedesco, ma l’anteriore desta non si avvita a dovere, cancellando così ogni eventuale chance di sorpasso ai box da parte dell’austaliano. In questo caso tutto va bene perchè ha vinto sempre una RedBull, ma i duelli serrati si vincono spesso ai box. A buon intenditor…

INCEPPATTO

VOTO 4 A MICHAEL SCHUMACHER

Se piove o c’è il sole lui è sempre dietro Rosberg. E pensare che il sette volte iridato sull’acqua ha quasi sempre ben fatto. In gara un dado lo tradisce, ma avrebe chiuso sempre lontano dal rivale di riferimento. Il compagno di squadra. Guardando il bicchiere mezzo pieno, il tedesco è in crescita, così come la Mercedes.

GRIPPATO

VOTO 5 A JENSON BUTTON

In qualifica si insabbia non potendo così disputare la Q2, mentre in gara non brilla. Sbaglia la scelta delle gomme (in concorso di colpa con il team), cede a Massa e viene graziato dal motore di Alonso. Chiude ottavo cogliendo due punti.

OPACO

VOTO 6 A FERNANDO ALONSO

Parte 19esimo prima di Hamilton e Massa, chiude nel migliore dei casi dietro Hamilton e Massa. Peccato che il motore Ferrari lo abbandona, ma la sua prestazione sembra un po’ sciapita. A fine gara svela che un malfunzionamento al cambio lo ha costretto a guidare senza frizione, ciò spiega tutto. “Guardando il lato positivo, la rottura del motore mi è costata solo due punti” commenta a caldo. Già, se fosse stato in testa sarebbe stato più amaro.

TENACE

VOTO 7 A FELIPE MASSA

Dopo le nefaste qualifiche del sabato, lavora nell’ombra approfittando dell’ottimo passo gara che vanta la Ferrari e di un grande spunto allo start. Compie un bel sorpasso ai danni di Button che, si ricorda, vanta McLaren velocissima sul dritto. “Il settimo posto era il massimo a cui potevamo contare” commenta a fine gara. D’altronde dopo esser partito 21esimo non c’è male.

PENELOPE

VOTO 8 A LEWIS HAMILTON

Anche lui è vittima del sabato sacrificale. Domenica però non sbaglia, anzi sbaraglia la concorrenza conquistando un posto dopo l’altro a suon di sorpassi. Senza alcun Webber suicida nei paragi chiude alle calcagna di Sutil. Chissà se fosse partito più avanti cosa avrebbe potuto combinare.

ALLEGRO

VOTO 9 A ROSBERG, KUBICA E SUTIL

Rispettivamente: terzo, quarto e quinto. Kubica e Sutil con Renault e Force India guidano il gruppo degli outsider, mentre Rosberg, con una Mercedes sottotono riesce a conquistare il primo podio dell’anno staccando il diretto rivale Schumacher come se fosse un novellino qualunque. Il nuovo finalmente avanza, viva la giovinezza.

SORPRESE

VOTO 10 A SEBASTIAN VETTEL

Nella buona o nella cattiva sorte è sempre nella zona top di questa rubrica. Ma viste le prestazioni di questo inizio stagione non può essere altrimenti. Non conquista la pole il sabato, ma gli basta mezzo rettilineo per liquidare Rosberg ed infilare Webber alla prima curva. Ecco la prova di forza che si aspettava dal tedesco. Anche se non parte dalla pole è sempre capace di vincere, almeno se la vettura lo sostiene.

SPAZIALE

Valerio Lo Muzzo

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2 commenti su “F1 – “Da 0 a 10” – Le pagelle del Gp di Malesia”

  1. 🙂

    che dire Vettel sembra fatto per stare davanti.

    preoccupanti i motori ferrari, tornano sospetti i cambi motori dopo le qualifiche nei primi granpremi…non è che a maranello sanno di aver osato un pò troppo sull’affidabilità?…

    hamilton sorpassa che è un piacere fa sembrare tutto facile si inchina solo davanti (dietro) ad un motore mercedes

    massa fa troppa fatica a sorpassare ma con il pit ritardato arriva subito dietro a Luis, stili diversi

    Alonso ci prova e ci riprova e ci riprova….ma si scontra contro l’affidabilità e la logica ferrari, anche se di logico c’è poco… non sono sicuro ma lo spagnolo sembrava andare più veloce del compagno seppur avendo il cambio “bizzoso”, si poteva consolare con due punti ma avrebbe dovuto cambiare nome

  2. bella gara sicuramente…..però di alonso mi lascia perplesso una cosa mmmm….credo ke sia stato troppo tempo dietro button (che cmq non ha fatto na piega con lui dietro) quindi si è surriscaldato il motore….ma è solo un pensiero XD cmq forza ferrari (quest anno è duro il campionato )

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