IndyCar – Barber, gara: Castroneves torna al successo

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A quasi due anni di distanza dalla sua ultima vittoria su un circuito stradale, Helio Castroneves torna al successo, vincendo una prima edizione dell’Indy Grand Prix of Alabama molto complicata dal punto di vista della stretegia. Con questa vittoria, Castroneves (che non vinceva dalla gara dello scorso anno in Texas) fa segnare la decima stagione consecutiva con almeno una vittoria. Per ottenere questo record il pilota brasiliano ha dovuto far ricorso ad una strategia di risparmio del carburante e battere così il dominatore della gara, Marco Andretti. Il pilota del team Penske ha preceduto il duo Ganassi Scott Dixon e Dario Franchitti, mentre il suo compagno di squadra Will Power ha terminato al quarto posto a causa di una sosta in più effettuata rispetto a chi lo ha preceduto.  Andretti ha chiuso al quinto posto, dopo aver condotto in testa per gran parte della gara prima di essere costretto ad un pit stop finale al giro 82 (sui 90 in programma). Curiosamente, tutte le venticinque vetture al via hanno terminato la corsa.

Il via della gara (la bandiera verde è stata sventolata dal campione di basket Charles Barkley) è regolare, e vede subito il tentativo di fuga di Power, seguito da vicino da Mike Conway. Alcuni piloti, guidati da Tony Kanaan, scelgono di effettuare quasi subito la prima delle tre soste previste, nella speranza di tornare davanti più tardi con una eventuale bandiera gialla. Bandiera gialla che arriva al decimo giro, quando la vettura di Takuma Sato si blocca in pista per un problema all’acceleratore. Parte del gruppo torna ai box, ma non Castroneves, Andretti, il duo del team Ganassi e Simona De Silvestro, che restano fuori per cercare di allungare il momento del loro pit stop il più a lungo possibile nella speranza di effettuarne solo due. Subito dopo il restart Andretti supera Castroneves e si porta in testa. Nonostante la pressione del brasiliano, Andretti mantiene la leadership per tutta la fase centrale della corsa, con un vantaggio che oscilla tra il mezzo secondo e i due secondi. Dietro Power, evidentemente il più veloce in pista insieme ai due piloti del Dreyer&Reinbold Racing Conway e Justin Wilson, rimane ingabbiato in mezzo al gruppo, in un circuito che concede pochi punti dove superare.

Quando Andretti rientra per il suo secondo pit stop a 34 giri dalla fine (quattro giri prima di Castroneves) diventa evidente che l’unica speranza per lui di vincere è una caution. Il pilota americano procede dietro Graham Rahal e Raphael Matos, che nonostante stiano quasi per essere doppiati tengono comunque lo stesso ritmo dei primi, sempre pressato da Castroneves e Dixon. A otto giri dalla fine è costretto a tornare ai box, scivolando in quinta posizione. Ironia della sorte, appena tre giri più tardi arriva la seconda caution della giornata quando la De Silvestro finisce in testacoda. Il restart avviene a due giri dalla fine, ma Castroneves allunga e conquista la terza vittoria stagionale su tre gare per il Team Penske. Dietro Dixon, Franchitti, Power e Andretti, Ryan Briscoe chiude al sesto posto al termine di una gara senza acuti, Wilson (che ha fatto segnare il giro più veloce della gara) è settimo grazie a due bei sorpassi del finale su Kanaan e Conway (che lo seguono all’arrivo in ottava e nona posizione) mentre Alex Tagliani effettua una bella rimonta, anch’egli grazie ad una strategia azzeccata, e risale dal ventunesimo posto in griglia al decimo finale. Incolore la gara di Danica Patrick, diciannovesima davanti all’esordiente Bertrand Baguette. Power mantiene la testa del campionato con 32 punti di vantaggio su Castroneves (104). Franchitti è terzo (94).

Nella gara della Firestone Indy Lights J.K. Vernay (Sam Schmidt Motorsports) conquista la seconda vittoria consecutiva, precedendo Charlie Kimball (AFS Racing/Andretti Autosport ) e Sebastian Saavedra (Bryan Herta Autosport).

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