a cura di Silvano Taormina
Week-end spettacolare quello appena vissuto a Townsville, sede del settimo appuntamento stagionale del V8 Supercars. Sul circuito cittadino che sorge alle porte di Reid Park Garth Tander e Jamie Whincup si sono confermati i due mattatori della serie, conquistando un successo a testa che ancora una volta sottolinea la supremazia delle Holden Commondore. Poco da fare per gli avversari, a partire da Craig Lowndes che ha sempre navigato nelle prime posizioni ma non è mai stato in grado di imporsi. Week-end opaco anche per Shane Van Gisbergen che porta a casa solo un quinto posto. É andata peggio a al vincitore di Winton Jason Bright, nella top ten solo in gara 1. Poco da fare ormai per James Courtney che, dopo la vittoria iniziale ad Abu Dhabi non è più riuscito a ripetersi. Nonostante una bella rimonta rimonta in gara 2 ha concluso il fine settimana raccogliendo solo le briciole. Ma vediamo nel dettaglio come sono andate le due gare.
GARA 1 – Al via il poleman Winterbottom, al volante della sua Ford Falcon del team FPR, mantiene la leadership davanti al compagno di squadra Will Davison che al via ha beffato Jamie Whincup. Al secondo giro contatto tra i due piloti dello Stone Brothers Racing, van Gisbergen e Slade, quest’ultimo penalizzato con un drive through. Dopo pochi giri Reynolds e Dumbrell si portano al comando grazie alla scelta di partire con le gomme morbide ma al settimo giro sono costretti ad un pit-stop anticipato. Al momento di rientrare in pista Reynolds ha tagliato pericolosamente la carreggiata centrando l’incolpevole James Courtney. Per entrambi è il ritiro. Nel frattempo Tander recupera su Dumbrell e al 35° passaggio sopravanza l’alfiere di casa Rod Nash Racing, imitato pochi giri dopo anche da Whincup. Al 49° giro il leader Tander effettua l’ultima sosta e nel rientrare ai box taglia in maniera dubbia la corsia d’entrata, suscitando qualche polemica da parte dei team-manager avversari. Tuttavia la direzione gara non ha ritenuto opportuno infliggere una penalità al pilota dell’Holden Racing Team. Mentre Tander e Whincup si involavano verso la bandiera a scacchi alle loro spalle si sviluppano due bei duelli. Il primo per il terzo gradino del podio, con Davison che riesce a contenere Lowndes, e il secondo per la quinta piazza tra Winterbottom e Holdsworth.
L’ordine d’arrivo di gara 1:
POS. | PILOTA | AUTO | DIST. |
1 | Garth Tander | Holden | 72 Laps |
2 | Jamie Whincup | Holden | +3.314 |
3 | Will Davison | Ford | +12.825 |
4 | Craig Lowndes | Holden | +13.233 |
5 | Mark Winterbottom | Ford | +15.625 |
6 | Lee Holdsworth | Holden | +17.592 |
7 | Rick Kelly | Holden | +23.872 |
8 | Steve Owen | Holden | +31.703 |
9 | Jason Bright | Holden | +35.300 |
10 | Russell Ingall | Holden | +35.831 |
GARA 2 – Il polesitter Lowndes, al volante della Holden Commondore del Team Vodafone, si fa beffare sin dai primi metri da Winterbottom, abile a guadagnare la leadership dalla seconda posizione in griglia, ma al secondo giro Lowndes si riprende la prima posizione avvantaggiato dalle gomme soft. Alle loro spalle seguono Whincup e Tander. Nel corso del primo stint si assiste ad una bella rimonta di James Courtney, anch’egli con gomme morbide, che dalla dodicesima posizione si porta alle spalle di Winterbottom fino al momento del primo pit-stop. Le posizioni restano immutate fino al 44° giro quando la direzione gara introduce la vettura di sicurezza per recuperare dei detriti lungo il percorso, tutti ne approfittano per effettuare la seconda sosta. Whincup, Will Davison e Courtney perdono terreno dovendo effettuare la sosta dopo i rispettivi compagni di squadra, con questi ultimi due che si rendono protagonisti anche di un contatto in pit-lane. Al 49° giro il leader Tander sembra rallentare a causa di un contatto con il muro, Courtney prova a passarlo ma entra in contatto con Tim Slade e poco dopo verrà punito con un drive through. Tander perde posizioni su posizioni mentre Whincup inizia a recuperare su Winterbottom e successivamente sul compagno di squadra Lowndes che nel frattempo si era portato al comando. Le posizioni rimangono immutate fino alla bandiera a scacchi con Whincup che guida la doppietta del Team Vodafone davanti a Lowndes e a Winterbottom. Alex Davison e Shane Van Gisbergen completano la top-five.
L’ordine d’arrivo di gara 2:
POS. | PILOTA | AUTO | DIST. |
1 | Jamie Whincup | Holden | 72 Laps |
2 | Craig Lowndes | Holden | +4.394 |
3 | Mark Winterbottom | Ford | +11.241 |
4 | Alex Davison | Ford | +13.943 |
5 | Shane van Gisbergen | Ford | +19.923 |
6 | Lee Holdsworth | Holden | +20.444 |
7 | Tim Slade | Holden | +27.317 |
8 | Fabian Coulthard | Ford | +29.435 |
9 | Russell Ingall | Holden | +30.151 |
10 | Paul Dumbrell | Ford | +32.302 |
Share this content: