F1: Test-Gate, la parola passa al Tribunale Internazionale

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Il Gran Premio di Montecarlo si è concluso con la controversa questione del Test-Gate, che vede protagoniste la Pirelli e la Mercedes AMG, le quali dopo il Gran premio di Spagna sono state accusate dalla Ferrari e dalla Red Bull di aver effettuato in segreto tre giorni di test sul circuito catalano per testare i nuovi pneumatici Pirelli e per lo più con una vettura 2013, ossia la W04, infrangendo di fatto il regolamento.

Ma nonostante tutto sia la casa produttrice di pneumatici che la Mercedes hanno più volte reclamato che il tutto era stato messo all’occorrenza ed approvato dalla FIA, la quale però con un comunicato rende noto:

“La Pirelli e la Mercedes AMG erano state avvisate dalla FIA che un test di questo tipo poteva avere luogo solo se gestito dalla Pirelli, e non dalla squadra, che avrebbe dovuto provvedere a vettura e pilota, e solo se ad ogni team fosse stata data la stessa opportunità, per garantire equità.

Dopo questa comunicazione, la Federazione non ha ricevuto ulteriori informazioni circa un possibile test della Pirelli o della Mercedes AMG. Inoltre, la FIA non ha ricevuto conferma del fatto che tutte le squadre avessero avuto l’opportunità di partecipare al test”.

Dunque a quanto si legge nel comunicato della FIA i fatti non corrispondono a quelli raccontanti dalla Pirelli e dalla Mercedes e ciò renderebbe più difficile la posizione del team tedesco e del fornitore di pneumatici difronte ad eventuali sanzioni.

Ora il caso Test- Gate “Pirelli -Mercedes”  potrebbe passare, se la FIA  ritiene necessario, nelle mani del Tribunale Internazionale.

Esso fu costituito nel 2010 dall’Assemblea Generale della Federazione come parte di un nuovo sistema giudiziario ed ha il compito di pronunciarsi su problematiche che non possono essere affrontate dai commissari di gara. Esso è composto da 12 membri, i quali operano in autonomia rispetto agli altri organi della Federazione.

La nazionalità dei 12 membri non potrà essere uguale a quella dell’imputato, dunque se la Mercedes viene citata in giudizio, non vi sarà un giudice di nazionalità tedesca.

Secondo lo statuto della FIA, le parti chiamati in causa hanno 15 giorni di tempo per presentare al Tribunale le loro osservazioni in merito alle accuse, mentre il Tribunale, a sua volta, ha altri 15 giorni di tempo per rispondere. Infine  poi si aggiungono altri 15 giorni prima della sentenza definitiva.

Calcoli alla mano una possibile sentenza potrebbe esserci dopo il Gran Premio di Germania.

In attesa di una valutazione dell’intrigato Test-Gate, le possibili sanzioni a cui potrebbe andare incontro la Mercedes in caso di violazione del regolamento sportivo, possono essere: una multa; obbligo a lavori di pubblico interesse; penalità in tempo; l’esclusione da una gara; la sospensione per più gare o la squalifica dal campionato.

Intanto però si ipotizza anche un rimedio meno duro, ossia quello di dare la stessa possibilità agli altri team di effettuare un simile test, nonostante esso sia vietato dal regolamento FIA.

 

Bartolomeo De Stefano

 

 

 

 

 

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