IndyCar – Toronto, Gara 2: Doppietta di Dixon, ancora bene Bourdais

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E’ ancora Scott Dixon il protagonista del weekend di Toronto. Il neozelandese domina anche gara 2 del weekend canadese e ottiene la terza vittoria consecutiva. Il pilota del team di Chip Ganassi rilancia così le sue ambizioni al titolo, anche se il secondo posto permette ad Helio Castroneves di mantenere un buon vantaggio in classifica (+29). Terzo posto per Sebastien Bourdais, al secondo podio in due giorni.

Dopo essere stata costretta ad abortirla sabato, la IndyCar decide di adottare la partenza da fermo domenica. La gara di James Hinchcliffe termina praticamente prima di iniziare, a causa di un problema all’acceleratore che lo costringe a restare un paio di giri ai box. Il via avviene regolarmente, con Dixon che mantiene la leadership su Castroneves e Will Power. Dario Franchitti  è costretto a rientrare al pit per sostituire il musetto danneggiato da un contatto con Power, ma riesce a tornare in pista senza perdere un giro. Il vantaggio di Dixon su Castroneves sale a 3 secondi in una decina di giri, mentre dietro si accende una bella battaglia per il terzo posto tra Power e Ryan Hunter-Reay. Tutte i primi hanno montato le gomme ‘red’, che presto iniziano a scendere come performance di 2/3 secondi al giro. Al 23° giro Dixon effettua il suo primo pit stop, seguito a due giri di distanza da Castroneves e dopo altri due giri da Power. Quando la situazione si stabilizza, Dixon è in testa con 7.7 secondi di vantaggi su Castroneves. Franchitti, su una diversa strategia, è terzo davanti al gruppetto formato da Power, Hunter-Reay e Bourdais. Al 35° giro termina la gara di Tony Kanaan, che tocca il muro all’ultima curva e rompe la sospensione posteriore destra. La gara continua tranquilla fino alla seconda sosta, che stavolta vede Dixon capace di andare più lungo di Castroneves di un giro. Al 65° giro James Jakes finisce a muro provocando la prima caution della giornata. La caution si rivela  fondamentale per Franchitti, che stava rientrando ai box per fare la sua ultima sosta proprio quando è uscita la bandiera gialla. Lo scozzese riesce così a restare nella top 10. Al momento del restart Dixon resta in testa davanti ad un paio di doppiati. Castroneves è secondo davanti a Bourdais, Hunter-Reay, Power e Franchitti. Passano una decina di giri e nuova caution provocata da un incidente di Ed Carpenter. Il restart avviene al penultimo giro. Dixon si difende su Castroneves, mentre dientro Power perde il controllo della vettura è finisce contro Hunter-Reay spedendolo a muro, coinvolgendo pure Takuma Sato, che a sua volta aveva tamponato Justin Wilson. Power, Hunter-Reay e Sato finiscono ko, e la gara termina in regime di caution. Dixon vince su Castroneves, Bourdais e Franchitti, mentre EJ Viso completa la top 5. Charlie Kimball è sesto davanti a Mike Conway, che in due giorni ha recuperato 29 posizioni rispetto alla griglia di partenza. Wilson è ottavo davanti a Marco Andretti e Alex Tagliani.

Marco Strazzulla

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