Processo a Massa: atto primo…

massa_bahrain_testing.thumbnail Processo a Massa: atto primo...

In questi giorni che seguono al Gp della Malesia, stiamo assistendo a quello che potremmo definire un vero e proprio processo mediatico, dove l’ inquisito non è un noto politico di origini partenopee (ogni riferimento è puramente voluto ) o uno dei tanti furbetti del quartierino, ma bensì il brasiliano della Ferrari Felipe Massa. Poichè il diritto giudiziario prevede che ogni imputato abbia diritto ad un difensore d’ufficio, e siccome ultimamente mi sento molto predisposto per i ruoli più ingrati, ho deciso di agire e di prendere le difese del “delinquente” piu chiacchierato del momento.

La questione non è a dire il vero recente: sulle effettive capacità di Massa si è discusso fin dal suo debutto, avvenuto nel lontano 2002 al volante dell’ allora Sauber-Ferrari. Il piccolo brasiliano, proveniente da una trionfale stagione nell’ Euro 3000 venne chiamato dal team elvetico per sostituire proprio quel Raikkonen con il quale divide in questo momento il box numero 1. Chi ha buona memoria, potrà ricordare che la stagione fu caratterizzata da alti e bassi, dovuti alla troppa irruenza del giovane paulista che a fine stagione fu mandato in panchina dal buon Peter Sauber, che gli preferì un Frentzen ormai giunto al capolinea. Nonostante ciò, Felipe fu “adottato” per un anno da zia Ferrari che, con tanta amore e pazienza lo fece crescere nel ruolo di tester. I risultati furono tali che nel 2004 tornò al volate della modesta monoposto elvetica, difendendosi dignitosamente fino alla nuova chiamata del team di maranello questa volta per un posto da titolare. Al fianco del tanto caro Michelone (che nel frattempo sembra essere passato alle due ruote, ndr) ha completando il suo cammino verso la maturazione, arrivando negli ultimi gp addirittura ad eguagliare il maestro. Tutto ciò che accade da qui in poi è storia recente.

Siccome amo come già detto i lavori ingrati, e amo avere un pensiero libero, a volte controcorrente, quasi al limite dell’ antipatia, mi lancerò in una serie di considerazioni e di paragoni (che in alcuni punti raggiungeranno quasi il “blasfemo”) al fine di garantire la migliore difesa possibile al mio assistito:

1) Il tifoso medio (non sempre, ma spesso) ha scarsa memoria. Quanti errori ha fatto Schumacher? Quanti volte la ferrari ha buttato un mondiale per una cavolata? 97, 98, 99, 2006 ( che notate bene non è stato perso in giappone ma bensì in ungheria: ricordate la tattica suicida delle gomme intermedie sull asciutto..). Nonostante ciò, Michelone è stato proposto come nuovo patrono di tutta la provincia di modena, al pari della rossa di maranello.

2)Massa è indubbiamente veloce, specie in qualifica. Sei pole position in una stagione Barrichello se le sognava la notte, per non parlare degli Hat Trick (nonostante le molte dimostrazioni di Michelone, Rubinho non ne ha ancora ben compreso il significato): Massa la scorsa stagione ne ha segnati due(bahrain e spagna). E questo sabato in malesia, con quasi la stesso carico di benzina ha dato 5 decimi a Raikkonen…. di manico.

3) Nel passato, sono stati molti i piloti “irruenti” entrati nella leggenda. Come non ricordare il “leone” Mansell, per non parlare del compianto Gilles che, ad essere onesti, ha collezionato piu incidenti che trofei ( nonostante ciò, per sempre nel cuore ). Facendo un parallelo molto vicino a noi, Stoner prima di diventare il marziano che è ora nella motogp era un noto collaudatore di caschi e tute… La formula 1 sta perdendo il romanticismo di una volta: si preferisce un freddo calcolatore ad un sangigno passionale. Villeneuve ai giorni nostri non sarebbe durato 5 gp.

4) Mantieniamo la calma. E solo la seconda gara dell’ anno, e il 2007 ci insegna che i conti si fanno alla fine. Lo scorso anno Raikkonen fece un inizio di stagione deludente, compiendo durante l’ anno errori pesanti (monaco e monza), aggiudicandosi poi il campionato (aiutato anche dalla sorte benevola). Massa è stato penalizzato nel momento decisivo dalla rottura di monza, quando era ancora alla pari con Raikkonen. Nonostante tutto, ha concluso a soli 12 punti dal campine del mondo ( che si ridurrebbero a 8 senza la vittoria regalata a San paolo).

Ho terminato la mia arringa: mi rimetto al giudizio della corte. (Continua…)

Avv. Zondaerre                                                                                   ( Davide Mainò)

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3 commenti su “Processo a Massa: atto primo…”

  1. Carissimo avvocato Zonda,
    leggendo il suo dossier pro-massa, che scusa il brasiliano dal suo immenso errore, a modo dell’accusa ingiustificabile, tenderemo ad analizzare i punti da lei illustrati facendole notare il parere dell’accusa.
    1) Il maestro Michelone ha manifestamente sbagliato nelle date da lei citate, ma, trascurando il fatto che ha portato in quel di Maranello la bellezza di 5 mondiali, il Kaiser si è sempre costituito in questura (leggasi tifosi e gionalisti) non facendo falsa testimonianza (leggasi accusare la vettura di un problema inesistente) ed azzardando in tempi di guerra (leggasi Ungheria 2006);
    2) Il suo assistito può fare tutte le pole che vuole, ma, il comma 3 dell’articolo 1/50 del manuale della F1 è chiaro: ” Si dichiare vincitore colui che completa pienamente i 305Km della gara ufficiale, prima di qualsiasi altro concorrente. Situazioni speciali sono citate ai commi 4-5-6….”. Tengo a sottolineare le parole: pienamente e qualsiasi.
    3) Un pilota rimane nella storia per due motivi: o perchè vince almeno un mondiale, o perchè muore per lo sport. A tal motivo si giustifica il ricordo di un certo Gilles Villeneuve e del compianto Michelone, il quale risulta tuttora, il pilota di F1 più vincente di tutti i tempi.
    4) Il fatto che Raikkonen lo scorso anno commise due errori importanti, anche se non sembrano risultare in gara o quanto meno decisivi, non giustifica il fatto che il suo assistito abbia comunque sbagliato. A sostegno di tale ipotesi cito in causa il mondiale piloti il cui campione uscente risulta appunto Raikkonen.

    Con la presente l’accusa intende chiedere al suo assistito di dichiararsi unico colpevole dei fatti da tutti conosciuti, nella speranza che possa rispondere con i fatti piuttosto che con le parole. Gliene saremo grati…tutti!
    L’accusa si rimette al giudizio della corte.
    Valerio
    p.s. di polemico non c’è niente! 🙂

  2. Come membro rappresentatnte della giuria, ne espongo le conclusioni:
    Massa colpevole!!
    :shock::shock:

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