MONTREAL 07.06.2008 Bisogna saper essere piloti per guidare tra i muretti canadesi, dove l’asfalto si autodistrugge come un messaggio segreto che non deve esser letto da nessuno. Sembra un sfoglia il bitume canadese, e solo i piloti, quelli veri riescono a centrare grandi risultati. Leggi Hamilton in pole, Alonso quarto e Rosberg quinto. Ma oltre alla bravura entrano in gioco una serie di fattori X che sembrano valere poco, e invece valgono molto. Come per Monaco si pronostica una gara bagnata, e gli investigatori meteo sono lì a scrutare il cielo più alla vecchia maniera che con in nuovi mezzi tradizionali, soprattutto in casa Ferrari dove i meccanici aspettano ancora la pioggia monegasca. Le gomme, invece, rappresentano il solito fattore X al cubo, in un espressione elementare, che poi tanto elementare non è. L’aerodinamica poi è il primo dei fattori X, per non parlare delle strategie a due o tre soste che incidono su tutti gli altri fattori incogniti, vedi gomme, aerodinamica e tempo.
NASA Sembra di essere in un laboratorio progettuale della NASA, dove l’ultimo capolavoro tecnologico da mandare sullo spazio stavolta non si chiama Shuttle bensì Ferrari, McLaren, Bmw…
Si riflette tanto sui sei decimi che Hamilton infligge a Kubica, chiedendosi quanta benzina ha l’inglese, quanto carico aerodinamico ha, quanta carne e quanto pesce avrà mangiato a pranzo.
Intanto l’inglese è lì, in pole, anzi con una super pole. La battaglia per la partenza al palo si accende negli ultimi minuti, e quando Kubica si sente già al sicuro, arriva lui, l’inglese piglia tutto che come un rapinatore dell’area di rigore, non coglie la bandiera scacchi per cinque secondi, e tira fuori un giro record: 1’17”996! In casa Bmw le facce sono attonite, sbalordite, per non parlare dell’espressione di Massa che è tutto un programma. A tal motivo Benigni, vista l’assenza di Troisi, sta mettendo su il nuovo cast per “Non ci resta che piangere” versione F1.
OCCHIO A dire la verità tanto da piangere non c’è, perché analizzando con buon occhio tutti i Fattori X su citati si ci rende conto che, asfalto permettendo, domani la gara si preannuncia molto appetitosa. Hamilton sembra essere abbastanza scarico, mentre Raikkonen sembra essere più carico dell’inglese visti i quattro decimi persi soltanto nel terzo intermedio dove non si fa altro che scalare tutte le marce, e tagliare la linea del traguardo. Ci si aspetta molto domani, perché Alonso è quarto e Rosberg è quinto, mentre Massa arranca in sesta posizione precedendo Kovalainen ed Heidfeld.
Ci vuole occhio, si è detto. E quando si nota che i rispettivi compagni di team del magico trio lì davanti sono preceduti da piloti, veri, come Alonso e Rosberg, si capisce quanto difficile sia guidare su questo tracciato. Ma probabilmente tanto tracciato non è. Sembra una trincea dove i team attendono, fanno facce strane, fanno tattica, si studiano e poi sferrano l’attacco: quello decisivo, quello vincente, quello che non ti aspetti. Fattori X permettendo.
1. Hamilton McLaren-Mercedes 1:16.909 1:17.034 1:17.886 19 2. Kubica BMW Sauber 1:17.471 1:17.679 1:18.498 14 3. Raikkonen Ferrari 1:17.301 1:17.364 1:18.735 23 4. Alonso Renault 1:17.415 1:17.488 1:18.746 22 5. Rosberg Williams-Toyota 1:17.991 1:17.891 1:18.844 26 6. Massa Ferrari 1:17.231 1:17.353 1:19.048 23 7. Kovalainen McLaren-Mercedes 1:17.287 1:17.684 1:19.089 25 8. Heidfeld BMW Sauber 1:18.082 1:17.781 1:19.633 21 9. Barrichello Honda 1:18.256 1:18.020 1:20.848 25 10. Webber Red Bull-Renault 1:17.582 1:17.523 15 11. Glock Toyota 1:18.321 1:18.031 19 12. Nakajima Williams-Toyota 1:17.638 1:18.062 19 13. Coulthard Red Bull-Renault 1:18.168 1:18.238 19 14. Trulli Toyota 1:18.039 1:18.327 16 15. Piquet Renault 1:18.505 1:18.393 18 16. Bourdais Toro Rosso-Ferrari 1:18.916 10 17. Sutil Force India-Ferrari 1:19.108 12 18. Fisichella Force India-Ferrari 1:19.165 12 19. Button Honda 1:23.565 3 20. Vettel Toro Rosso-Ferrari
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Valerio Lo Muzzo
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