È il team RAC a fare la differenza in questo circuito, con Turkingotn e Jelley sul podio. Sicuramente Croft risulta leggermente indigesto alle trazioni anteriori.
Partenza vivace, per il 14° round, che scombussola la classifica di partenza, Robert Collard recupera una posizione ai danni di Jason Plato.
La gara risulta monotona, al di fuori della lotta per il 3° posto. Cosi in ordine per 10 giri dal 3° posto Collard, Plato, Giovanardi, Neal e Jordan. Plato bussa alle porte di Collard per 10 giri ma Robert chiude perfettamente gli attacchi e si difende benissimo, trovando le giuste traiettorie di difesa. A sua volta Giovanardi attacca Plato, e l’italiano è seguito dagli attacchi, anche se meno frequenti, del compagno Neal. È una bellissima bagarre che anima tutta la corsa. Ma al 10° giro la Chevrolet dell’inglese si porta all’interno di Collard, che si trova in serie difficoltà, venendo attaccato anche all’esterno da Giovanardi, ma Plato ha la meglio tra i tre. Collard non cede la sua posizione cosi facilmente e infatti tenta la resistenza a Plato in uscita di curva. Ma la Laccetti, favorita nell’entrata della curva successiva, riesce a tenersi la 3° posizione con un’entusiasmante resistenza nella chicane, sfiorando i pneumatici e rischiando la collisione.
Plato dunque prende il largo umiliando tutti in pochi giri. Nonostante ciò la BMW di Robert deve resistere agli altri attacchi dell’Italiano, che resta offensivo per altri giri attaccando ovunque.
Nell’ultimo quarto di gara con un Collard stressato, si allenta la pressione e il nostro Giovanardi perde aggressività, in compenso c’è Matt Neal, di dietro, che tenta l’impossibile con le gomme ormai finite, dando vita a un duello con il suo sovrasterzo e facendo alzare nuvole di fumo dai suoi pneumatici. James Thompson non si trova certo a suo agio dall’ombra di Martin Johnson che minaccia la sua 9° posizione. Grande gara per Adam Jones che recupera fino alla 8° posizione, una gara tutta in salita.
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