A cura di Vincenzo Carlesimo
Lewis Hamilton vince per la prima volta sul circuito di Monza dominando la gara fin dalla partenza e mantenendo per tutti i 53 giri un ritmo inarrivabile per chiunque, l’unico a provare nel finale a beffare l’anglo-caraibico è Sergio Perez che con una strategia con il primo stint molto più lungo degli altri ottiene uno splendido secondo posto, superando le due Ferrari lanciate entrambe verso il podio.
Il campione del mondo 2008 scatta in maniera perfetta difendendosi nel migliore dei modi da Felipe Massa che aveva tentato una partenza aggressiva stile Budapest di quello stesso anno quando fu proprio il brasiliano a duellare con l’inglese per il titolo iridato; il Ferrarista comunque riesce a superare Jenson Button che ha avuto un esitazione al via.
Partono molto bene sia Räikkönen sia Alonso, con il finlandese che ha provato a superare Schumacher e Vettel ma il tedesco in maniera aggressiva riesce a tenerlo dietro; mentre l’asturiano nei primi giri in maniera molto decisa passa in ordine Di Resta, Räikkönen che dopo lo sprint iniziale ha perso un po’ di smalto nei giri seguenti e l’eptacampione della Mercedes.
Lewis Hamilton continua a fare la sua gara in solitario senza alcun avversario, più in difficoltà Massa che deve tener dietro un Button molto veloce e determinato che riesce a passarlo nonostante la McLaren abbia di nuovo pasticciato al pit stop.
Dietro si accende una dura lotta tra Vettel ed Alonso con il Ferrarista che prima prova alla prima variante e il tedesco con una grandissima staccata riesce a difendersi; successivamente Alonso tenta alla curva di Lesmo con Vettel che si difende in maniera aggressiva ma leale, lasciando lo spazio allo spagnolo di proseguire la sua azione tenendo almeno mezza vettura in pista, lo spagnolo però allarga la traiettoria finendo nella sabbia e gli steward decidono di infliggere un drive-through per Vettel.
Lo scorso anno ci fu un episodio simile: Alonso portò fuori in sabbia Sebastian Vettel e in quel caso non ci furono penalità, ci vorrebbe equità di giudizio sebbene siamo in Italia la penalità di Vettel è sinceramente fuori luogo. Fernando non ha bisogno di aiuti da parte dei commissari di gara per vincere il mondiale, falsare il campionato con penalità esagerate come la squalifica di Grosjean, anche in quel caso per aver buttato fuori Alonso, non rende credibile questo sport.
In Ferrari successivamente c’è stato il solito teatrino con il team radio a Massa dicendogli: “Fernando è dietro di te di 1 secondo può usare il Drs”, un modo in codice per dire fallo passare, il team di Maranello sperava così di portare entrambe le vetture sul podio ma non aveva fatto i calcoli con Sergio Perez; il messicano nel finale di gara gira nettamente più veloce di tutti gli altri passando prima Massa, poi Alonso e avvicinandosi pericolosamente ad Hamilton quando ormai la gara è finita e deve accontentarsi del secondo posto dietro al pilota McLaren.
Alonso priva il podio al suo compagno di squadra, con Massa che da Spa è tutto un altro pilota: più deciso, aggressivo e costante per tutta la gara, il tentativo di sorpasso ad Hamilton ad inizio gara lo conferma. Da Singapore in poi speriamo di rivederlo sul podio almeno in qualche occasione.
Quinto posto per Kimi Räikkönen che, nonostante non disponga della migliore vettura del lotto, con questo risultato sale in terza posizione nel mondiale ad 1 solo punto da Hamilton e con lo stesso margine di vantaggio su Vettel che dopo il drive-through è costretto anche a ritirarsi per il solito problema all’alternatore.
Ritirati per problemi meccanici anche Button e l’altra Red Bull di Webber e Vergne andato in testacoda alla prima staccata.
Buona gara per la Mercedes che ottiene un sesto posto con Schumacher ed il settimo con Rosberg; Paul di Resta, Kobayashi e Bruno Senna chiudono la top ten.
In Classifica Generale Alonso resta leader con 37 punti di vantaggio su Hamilton, che risale in seconda posizione, terzo posto per Räikkönen a 38 punti dal ferrarista. Chissà se rivivremo un finale di stagione simile al 2007, in quel mondiale deciso all’ultima gara e vinto proprio dal finlandese che vinse al debutto in Ferrari il primo titolo mondiale.
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Pilota | Team | Tempo | Giri |
1. Lewis Hamilton | McLaren-Mercedes | 1:19:41.221 | 53 |
2. Sergio Perez | Sauber-Ferrari | + 4.3 secs | 53 |
3. Fernando Alonso | Ferrari | + 20.5 secs | 53 |
4. Felipe Massa | Ferrari | + 29.6 secs | 53 |
5. Kimi Räikkönen | Lotus-Renault | +30.8 secs | 53 |
6. Michael Schumacher | Mercedes | + 31.2 secs | 53 |
7. Nico Rosberg | Mercedes | + 33.5 secs | 53 |
8. Paul di Resta | Force India-Mercedes | + 41.0 secs | 53 |
9. Kamui Kobayashi | Sauber-Ferrari | + 43.8 secs | 53 |
10. Bruno Senna | Williams-Renault | + +48.1 secs | 53 |
11. Pastor Maldonado | Williams-Renault | + 48.6 secs | 53 |
12. Daniel Ricciardo | STR-Ferrari | + 50.3 secs | 53 |
13. Jéröme D’Ambrosio | Lotus-Renault | + 75.8 secs | 53 |
14. Heikki Kovalainen | Caterham-Renault | +1 Giro | 52 |
15. Vitaly Petrov | Caterham-Renault | +1 Giro | 52 |
16. Charles Pic | Marussia-Cosworth | +1 Giro | 52 |
17. Timo Glock | Marussia-Cosworth | +1 Giro | 52 |
18. Pedro de la Rosa | HRT-Cosworth | +1 Giro | 52 |
19. Narain Karthikeyan | HRT-Cosworth | +1 Giro | 52 |
20. Mark Webber | Red Bull Racing-Renault | + 2 Giri | 51 |
21. Nico Hülkenberg | Force India-Mercedes | + 3 Giri | 50 |
22. Sebastian Vettel | Red Bull Racing-Renault | +6 Giri | 47 |
Rit. Jenson Button | McLaren-Mercedes | + 21 Giri | 32 |
Rit. Jean-Eric Vergne | STR-Ferrari | + 45 Giri | 8 |
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