F1- Ungheria, qualifiche: “McLaren spumeggiante, Hamilton strabiliante”

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HUNGARORING 02.08.2008 Cambia il circuito ma non il risultato. Lewis Hamilton, sì lui, proprio lui, ancora lui, incommensurabilmente lui, si afferma con forza qui all’Hungaroring, con una pole degna di nota: 1’20”899 centrando la terza pole consecutiva rispedendo a Maranello, con tanto di cordiali saluti, quella lettera minatoria recapitatagli negli ultimi tempi come a dire che una pinna cambia la vita.

La vita non è cambiata in meglio, come si sperava dalle parti italiane, anzi in peggio. La strabiliante McLaren colpisce ancora, e come a battaglia navale colpisce ed affonda con il K23 della situazione: Heikki Kovalainen, secondo a sancire quella che da un mese a questa parte è una superiorità netta ed affermata. In casa Ferrari ci credono poco, tranne Massa che non molla mai, contrariamente a Raikkonen che sembra esser entrato in letargo, come gli orsi finlandesi, nell’afosa estate europea.

Stupiscono le Toyota, anche loro in versione pinna-plus, che riscoprono un arrembante Timo Glock, oggi protagonista dopo il botto tedesco. Se i botti hanno quest’effetto in casa Ferrari stanno pensando ad un modo simile per far risvegliare l’orso Kimi e tutto lo staff.

Q1 La prima sessione di qualifica indirizza , illumina, fa capire che storia c’è ne poca. Hamilton scende in pista, compie un giro, fa il miglio tempo (1’19’’376) e saluti a casa.

Mentre le Ferrari cercano la via migliore per limitare i danni, vanno fuori: Sutil, Fisico, Barrichello, Nakajima ed Heidfeld.

Q2 La sicurezza in casa McLaren è tanta. Hamilton compie il solito giro, mentre Massa fa segnare il miglior tempo nella speranza che qualcosa possa cambiare. 1’19”068. Da notare il secondo posto di Glock. Vanno fuori: Rosberg, Bourdais, Coulthard, Button e Vettel.

Q3 E’ un enplain a tutti gli effetti. McLaren piglia tutto, Massa non si arrende, Raikkonen si lascia andare. Sulla pole non c’è stata storia, ma il secondo posto di Kovalainen certifica la qualità dei prodotti Made in Woking. Ottimo Glock, quinto, preceduto da un Kubica che muto muto si piazza quarto. Zorro Alonso, settimo, parte dietro Raikkonen, poi Webber, Trulli e Piquet.

TRAVEL TO RACE C’è poco da immaginare in ottica gara. Le vetture sono come tanti oggetti di ferrite orientate dal nord segnato da Hamilton. Glock sembra partire con un bicchiere di Tavernello più che benzina, quel Tavernello che servirebbe tanto alla vettura numero 1 ormai in coma profondo. Si ci può aspettare qualcosa da Massa, l’instancabile, mr. non molla mai, ed un secondo posto in tempi di carestia è oro. Poi, come diceva Rossella O’Hara in “Via col vento”, “domani è un altro giorno”, ma dipende pur sempre da oggi.

Onlysicily per eRace

Valerio Lo Muzzo

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