Il Gp d’ Europa 2008 è stato caratterizzato dall’ingresso nel circus iridato del Valencia Street Circuit. Procediamo alla valutazione delle prestazioni offerte sul tracciato spagnolo.
Ferrari: voto 5. Altra gara, altro motore in fumo. In campionato così combattuto, due motori rotti in due gare pesano come un macigno sulle classifiche del mondiale. Speriamo che a Maranello abbiano individuato ( e soprattutto risolto ) la causa dei due cedimenti, perchè da qui alla fine del campionato non saranno ammessi più falsi. La macchina c’è, ma bisogna portarla al traguardo.
Circuito di Valencia: voto 8. Veramente bella la pista, suggestiva la location, ottime le strutture. Se poi i sorpassi sono stati pochi, la colpa non è certo del tracciato: in GP2 se ne sono visti a bizzeffe. Riflettete…
Massa: voto 10. Altro week-end perfetto del brasiliano, che con questa vittoria riscatta in parte la grossa delusione magiara. Ottimo in prova, fulminante in qualifica, consistente in gara. Se Felipe continuerà ad offrirci prestazioni come queste, Hamilton avrà di che preouccuparsi.
Hamilton: voto 8. Buona gara per il pilota Mclaren, unico durante tutto il week-end ad avvicinare le prestazioni di Massa. Secondo in qualifica, in gara fallisce l’aggancio alla leadership confermandosi comunque come un osso duro per il mondiale. Gli avversari dovranno fare i conti con lui fino alla fine.
Raikkonen: voto 4. Altra gara da dimenticare per il finladese. Difficile capire i motivi di questo calo, diffice capire se riuscirà ad uscirne in tempi rapidi. Al di là della ritiro, la sua gara è opaca e condizionata come al solito da una pessima qualifica. Il suo ritmo è insufficente, l’ incidente al pit stop è probabilmente di sua responsabilità. La fumata finale non gli ruba più di tre punti, un po pochi per un pilota con ambizioni iridate. Aspetterei comunque a crocifiggerlo, la classifica lo tiene ancora perfettamente in gioco e come il 2007 insegna…
Vettel: voto 10. Altra super prestazione del talento tedesco, che come al solito passa inosservata agli occhi dei media. Finire sesto sull’ asciutto, con una Toro Rosso e per di più in una gara con pochissimi ritiri è una dimostrazione di forza incredibile. In prova insidia le posizioni di vertice, in gara si lascia dietro nomi importanti come Toyota e BMW. La Red Bull ha fatto benissimo ad investire su di lui, preferendolo ad una prima donna quale Alonso. Il paragone con il grande Michelone è sempre più pregnante… continua così Sebastian!
Kubica: voto 8. Con la Bmw attuale, il terzo posto sa di vittoria. Per Robert questo è l’ anno della consacrazione, arrivata dopo stagioni di sacrifici e duro lavoro. Non nutrirà aspirazioni mondiali, ma per ora è ancora in lizza per l’alloro… perlomeno matematicamente. Ricordiamo che Raikkonen ha solo 2 punti più di lui.
Alonso: voto 5. Voto per la qualifica (scadente), visto che in gara viene subito centrato da Nakamikaze.
Kovalainen: voto 6. Altra gara da gregario per Heikki, che conclude in una discreta quarta posizione. Perde il confronto con Kubica, e per lui che guida una Mclaren non è certo un onore.
Trulli: voto 7,5. Veramente buona la stagione dell’ abruzzese, che come al solito riesce a portare in posizioni nobili una Toyota non eccelsa. Con il senno di poi, è stato proprio un peccato che abbia abbandonato la Renault nel momento migliore: Alonso forse avrebbe avuto un avversario in più.
Coulthard: voto 3. Si diceva un tempo che il vino più invecchia più diventa buono. Ecco, usando un gergo contadino, David “è diventato aceto”. Lento, incostante e spesso coinvolto in collisioni. Il modo peggiore per salutare la F1.
Glock: voto 7. Buona gara per il tedesco di Toyota, che sfrutta la tattica del pit stop unico per agguantare la zona punti. Probabilmente sperava nell’ intervento della Safety Car, situazione che lo avrebbe visto avvantaggiato. Andrà meglio la prossima volta.
Bourdais: voto 6,5. Segnali di ripresa si intravedono nel week end valenciano di Sebastien. La Toro Rosso è in palla e lui non sfigura nelle parti centrali della classifica, anche se le prestazioni di Vettel sono altra cosa. Nelle prossime 6 gare dovrà confermarsi su questi livelli se vuole rimanere al volante della F1.
Rosberg: voto 7. Finalmente torna su livelli degni del nome che porta. L’ ottavo posto finale non è certo un risultato da raccontare ai nipoti, ma in tempi di magra anche un punto fa comodo, soprattutto al morale di un pilota che negli ultimi gran premi si era un po’ perso.
Sutil: voto 6,5. Scatto d’ orgoglio per Adrian che nelle retrovie si dimostra tanto aggressivo quanto efficace. Partito dai box, recupera qualche posizione girando su tempi accettabili e comunque nettamente migliori del compagno Fisichella. Al giro 41 arriva l’incidente, ma perlomeno evita di disputare il solito Gp in fondo al gruppo.
Nakajima: voto 3. Questa volta la fa grossa, escludendo dalla corsa l’ idolo locale Fernando Alonso. Peccato. Nelle prove si era dimostrato discretamente competitivo.
Barrichello: voto 4. Lento. Lento. Lento.
Button: voto 5. Fa meglio del compagno di squadra, ma il brillante Jenson di qualche anno fa è lontano.
Heidfeld: voto 4. Che fine ha fatto NickThe Quick? quello visto a Valencia ne era una bruttissima copia. Week end estremamente negativo per lui, fuori dai punti mentre Kubica è sul podio.
Fisichella: voto 5,5. Vede il traguardo, non commette errori ma i risultati sono quelli che sono. Le dichiarazioni trionfalistiche dell’ inverno fanno sorridere considerando lo stato di cose attuale.
Webber: voto 5. Dopo le ottime prestazioni di inizio stagione, Mark si sta lentamente spegnendo come una candela ormai finita. La testa è già alla prossima stagione.
Piquet: voto 5. Ci si aspettava qualcosina in più. Dopo le ultime belle prestazioni non è certo questo il momento di sedersi sugli allori.
Davide Maino’
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