Scott Dixon è stato il più veloce nell’IZOD IndyCar Series Open Test disputatosi ieri sul Texas Motor Speedway e che ha visto scendere in pista 12 piloti. L’obiettivo, nelle 6 ore e mezzo di prove, era quello di provare il nuovo pacchetto aerodinamico da utilizzare sugli ovali più veloci. Dixon ha fatto segnare il miglior tempo al mattino in 24.6644 (212.371 mph, 341.704 kmh), mentre al pomeriggio il più veloce è stato Charlie Kimball (24.7859 seconds; 211.330 mph, 340.030 kmh). “Le vetture hanno una gamma di opzioni di cui sono stato piacevolmente sorpreso“, ha detto di Dixon. “Ci sono diverse opzioni, ma difficilmente avremo situazioni di gare in cui siamo tutti raggruppati e i piloti non hanno la possibilità per cercare di separarsi. Sarà difficile guidare per uno stint di gara, e credo sia qualcosa di buono. Avere meno downforce potrebbe rendere le cose abbastanza difficili, specialmente nelle qualifiche. Specialmente in Texas, dove è una cosa piuttosto importante.” “Siamo tornati con un pacchetto aerodinamico diverso, con meno carico aerodinamico, che rende la vettura un po’ più difficile da guidare“, ha detto Ryan Briscoe, che aveva effettuato in Texas a Febbraio insieme a Tony Kanaan. “È possibile giungere al limite delle gomme più presto. Sostanzialmente in qualifica dovremmo arrivare al limite del consumo, e quindi per la gara si dovrà scommettere un po’. Speriamo che questo vada nella giusta direzione, e non porti tutti ad utilizzare il minimo di deportanza possibile che crea quei grupponi abbiamo visto a Las Vegas lo scorso anno. Dovremo fare davvero fatica a partire da metà gara in poi.” In pista è sceso tra gli altri Rubens Barrichello, che ha così effettuato i primi giri in carriera su un circuito ovale. Il pilota brasiliano è sceso in pista in mattinata ed ha effettuato tre stint alla velocità di 205-206 mph, prima di essere fermato da un guasto meccanico. “E’ diverso da tutto ciò che ho provato prima“, ha detto Barrichello. “Nel mio secondo run, dopo aver superato le 200 mph, io ero molto scortese alla radio perché ero così eccitato. Ho detto che era veramente impressionante, ma non in maniera buona. Mi sono trovato a mio agio, ma ho bisogno di altri 5.000 giorni per arrivare al livello di Tony. Sono stato in posti, quando correvo in Formula Uno, in cui si doveva avere il coraggio di andare in pieno per guadagnare un centesimo di secondo. Qui non era il caso di andare in pieno perché non era poi così difficile, ma è una questione di mantenere la linea e la visione su di essa. Sono davvero emozionato, ma la mia mente sta ancora elaborando tutto il tempo passato in pista. Penso che come rookie ho fatto le cose per bene, e spero che i commissari della IndyCar siano d’accordo con me.”
Questi i tempi fatti segnare alla fine della giornata:
1. Scott Dixon (Target Chip Ganassi Racing) 24.6644 (212.371 mph, 341.704 kmh)
2. Charlie Kimball (Novo Nordisk Chip Ganassi Racing ) 24.7859 seconds (211.330 mph, 340.030 kmh)
3. Dario Franchitti (Target Chip Ganassi Racing) 24.8807 (210.525 mph, 338.735 kmh)
4. Will Power (Team Penske) 24.8994 (210.367 mph, 338.480 kmh)
5. Ed Carpenter (Ed Carpenter Racing) 24.9336 (210.078 mph, 338.015 kmh)
6. Graham Rahal (Service Central Chip Ganassi Racing) 24.9416 (210.011 mph, 337, 908 kmh)
7. Helio Castroneves (Team Penske) 25.0531 (209.076 mph, 336.403 kmh)
8. Ryan Briscoe (Team Penske) 25.1965 (207.886 mph, 334.884 kmh)
9. Mike Conway (A.J. Foyt Racing) 25.2424 (207.508 mph, 333.880 kmh)
10. Wade Cunningham (A.J. Foyt Racing) 25.3060 (206.986 mph, 333.040 kmh)
11. Rubens Barrichello (KV Racing Technology) 25.3230 (206.848 mph, 332.818 kmh)
12. Tony Kanaan (KV Racing Technology) 25.5456 (205.045 mph, 329.917 kmh)
Share this content: