F1- Spagna, analisi gara: Webber torna alla vittoria

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BARCELLONA 09.05.2010 Il profumo della primavera europea veste da ape-Maia Mark Webber, che con le ali della sua Red Bull vola per tutto il corso della gara mostrando il pungiglione e rilanciando la propria candidatura in ottica mondiale. All’ australiano occorre e basta mantenere la pole, imporre il suo passo e salutare la compagnia con quella prestazione che gli inglesi amano definire “flag to flag”.

INIZIO Mentre Webber fa una gara a sé, alle sue spalle Vettel non regge il passo ed Hamilton riesce a spremere la sua vettura come solo lui sa fare. Tra i due c’è in ballo il secondo posto e l’unica occasione che Hamilton ha per balzare davanti al tedesco è quella del cambio gomme. Detto fatto. Vettel cambia un giro prima di Hamilton e quando l’inglese esce dalla pit lane una Virgin di troppo costringe l’inglese ad una manovra dura che comunque gli permette di sopravanzare il rivale.

Alle spalle del trio, l’idolo di casa Fernando Alonso riesce a tenere a galla una Ferrari non certo perfetta, mentre alle sue spalle Schumacher riesce a sopravanzare Button nel gioco delle soste.

DUELLO Il vecchio e il nuovo campione del mondo ingaggiano un bel duello che si protrarrà per una decina di giri. Button, grazie all’ F-duct in rettilineo è un portento, Schumacher però chiude tutte le porte all’inglese che dopo vari tentativi desiste. Il profumo primaverile ha fatto effetto anche al sette volte campione del mondo. Non ha fatto effetto, invece, su Felipe Massa. Il brasiliano riesce a sopravanzare Kubica e Rosberg allo start, poi non tiene il passo di Schumacher e Button, né riesce ad approfittare del loro prolungato duello.

COLPI DI SCENA La gara sembra volgere al termine senza alcuno stravolgimento. Si segnala soltanto un contatto Alguersuarsi-Chandhok ove l’indiano rimedia la rottura dell’alettone anteriore. Ad ogni modo il debuttante pilota Dallara-Hrt si fermerà qualche giro dopo, seguendo la stessa sorte del compagno Senna, insabbiatosi nelle fasi iniziali.

A dodici giri dal termine però l’impianto frenante gioca un brutto scherzo a Sebastian Vettel, costretto così ad una nuova sosta, per la gioia di Fernando Alonso che conquista il podio nella gara di casa. A pochi chilometri dal traguardo Tonio Liuzzi è costretto al ritiro, ma ancor più grave è il cedimento dello pneumatico anteriore sinistro della Mclaren di Hamilton. L’inglese finisce contro le barriere ed Alonso chiude secondo una gara che nemmeno lui avrebbe immaginato così. Il profumo primaverile gli ha portato un po’ di fortuna.

Valerio Lo Muzzo

Pilota:                      Costruttori:
 1.  Button        70        1.  McLaren-Mercedes          119
 2.  Alonso        67        2.  Ferrari                   116
 3.  Vettel        60        3.  Red Bull-Renault          113
 4.  Webber        53        4.  Mercedes                   72
 5.  Rosberg       50        5.  Renault                    50
 6.  Massa         49        6.  Force India-Mercedes       24
 7.  Hamilton      49        7.  Williams-Cosworth           8
 8.  Kubica        44        8.  Toro Rosso-Ferrari          3
 9.  Schumacher    22       
10.  Sutil         16       
11.  Liuzzi         8       
12.  Barrichello    7       
13.  Petrov         6       
14.  Alguersuari    3       
15.  Hulkenberg     1  

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