Indycar- Ad Iowa un “regolare” Wheldon, ha un acuto finale

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Dan Wheldon, il nome che mancava da troppo tempo in cima alle classiche finali di una gara, è tornato davanti a tutti. Il britannico vince la Indy Corn 225 edizione 2008, avvantaggiandosi dei forfaits dei suoi rivali più prossimi. Andretti Marco, che si è ritrovato per molti giri della corsa davanti a tutti ,alternandosi con la Pense numero 3 e la Andretti Green n.11, è stato alla fine fermato da un inconveniente ai box, e dopo essere risalito, non è riuscito a vincere la battaglia finale con Mutoh e Wheldon. Per lui una terza posizione tutto sommato. E’ andata peggio, invece, a chi questa corsa  meritava davvero di vincerla. Kanaan, il pilota con la vettura più in forma domenica, è uscito dopo uno “spin” improvviso in curva 2 a soli trentasette giri dalla fine. Non è la prima volta che gli accade quest’anno di perdere vittorie e punti preziosi per misfortune varie . Oppure un altro nome verso cui la Dea bendata non è stata di certo favorevole è Castroneves , che alla ripartenza dopo le bandiere gialle causate proprio dall’uscita del brasiliano della AGR, è stato tamponato da EJ Viso. E Dixon? La nuova e temporanea livrea celeste e turchese non gli ha certo portato fortuna.  Partito in pole in virtù dei suoi risultati stagionali che lo hanno cosi’ premiato, viste le qualifiche mancate causa pioggia, è stato costantemente in difficoltà per tutto l’arco della gara.  Relegato in sesta- settima posizione in lotta con molti piloti che hanno lottato con il coltello fra i denti.  Poi c’è una schiera di piloti che hanno fatto bene davvero ma che non sono stati premiati come dovevano alla fine. Vediamo chi e perchè. John Andretti che è riuscito a portare la sua Roth Racing (l’unica in grado di prendere parte alla gara ad Iowa) fino alla sesta posizione a suon di sorpassi nei primi tre stints di gara;  Hunter Reay che con la sua Rahal Letterman ha dato per la seconda volta consecutiva un tocco di verde e celeste tra le prime posizioni capace di lottare con i migliori del lotto oggi, Kanaan, Castroneves e M.Andretti appunto. O anche Aj Foyt, che ha fatto la gara della vita con una nuova livrea bianco-rossa, ed il solito Briscoe che quando non è in “formissima” veleggia sempre e comunque nella top Ten. Ed udite udite anche la KV di Will Power che dopo una 130 tornate regolari senza acuti particolari, ha dato il meglio di sè alla fine quando si è permesso di superare gente con vetture ben più quotate . Lo stesso bistrattato Wilson domenica è uscito dal terpore che lo aveva avvolto per tutta la prima parte di stagione. In ombra invece i migliori finora degli ex-Champ Car: Servià uscito prematuramente, G.Rahal e la HVM di Viso.

Dunque il nome nuovo, e sinceramente inaspettato a questo punto della stagione , è proprio quello del giovane britannico, campione IRL 2005. Il “Diavolo a quattro” che nelle ultime due stagioni passate in Ganassi, non aveva avuto più tanti acuti da vero “Diavolo”. Con una tattica molto rischiosa, si è risparmiato l’entrata ai box per il rifornimento dopo le bandiere gialle dovute all’uscita di scena  della Conquest di Bernoldi, ed ha conservato etanolo per ben novanta giri, quelli finali che gli sono valsi la vittoria. Stessa tattica per Patrick, poi risucchiata nella ripartenza dopo il “botto” di Kanaan, e Mutoh, il quarto giovane pilota della AGR, che dopo una gara tra più bassi che alti a dispetto della velocità mostrata nelle libere, è balzato in seconda posizione e non si è mosso più da li’. Anche la HVM di Viso era rimasta fuori, ma il pilota venezuelano non aveva avuto la stessa intuizione, perchè il suo restar “fuori” era piuttosto il risultato forzato di  un errore madornale di decellerazione in vista dell’entrata nei pits. Tagliata l’erba è dovuto rimanere in pista per un altro giro prima di rifornire.

Torniano a parlare di Dan. Conservando carburante per continuare fino alla fine, ha dovuto limitare il consumo ed un’occasione favorevole di certo è arrivata proprio grazie ai tanti giri percorsi dietro la pace-car a seguito del regime di caution per lo spin off di Kanaan. Novanta giri percorsi, quindici in più rispetto ai settantacinque previsti del suo ultimo stint. “Abbiamo preservato quel che potevamo alla fine ed abbiamo giocato il tutto e per tutto. La squadra sapeva che avevo problemi alle ripartenze-   (nel secondo stint di gara, prima che fossero stati compiuti i primi 125 giri, dopo una di esse , lo stesso Wheldon è stato costretto a cedere molte posizioni , e dalla terza si è ritrovato decimo ndr)- ” Sapendo del motivo del mio andamento blando, i meccanici hanno lavorato duro per permettermi di avere una guida più morbida che non andasse ad affaticare i pneumatici. Questo espediente ha funzionato molto bene, più giri facevo con un set di gomme, meglio andava il mio ritmo. Quando mi hanno detto di rimanere fuori, ho pensato subito “Evviva, Dio ti ringrazio ,questo significa che ce l’abbiamo fatta con la nostra tattica di conserva! “. Mi sono detto nei miei pensieri queste parole, perchè la faccenda si era messa davvero male e non riuscivamo ad ingranare per tutta la gara. Non so il motivo, ma si poteva vedere dalle mie ripartenze che le gomme non lavoravano bene e rimanevano fredde.” Questo l’antefatto che ha poi portato Dan e Barry Wanser, il suo stratega dai box, alla vittoria con un rischio azzardato al 187 giri quando tutti o quasi stavano rifornendo. Poi Moraes a muro durante la 197esima tornata, ed ancora lo sfortunato Kanaan, che si ritrova fuori mentre inseguiva Mutoh che si ritrovava in seconda posizione. Questo al 211esimo giro. “Ho visto dagli specchietti che dietro c’era stato un incidente abbastanza pericoloso. Mi sono detto che se fossi riuscito a preservare etanolo da quel punto in poi, tutto sarebbe stato più facile. Anche la squadra me lo ha riferito dai box, ma volevano essere sicuri di avere abbastanza carburante a bordo e io gli ho dato conferma.” Wheldon donerà il ricavato della sua vittoria a sostegno di una giusta causa di beneficenza, per le vittime del tornado che si è abbattuto in Iowa. “Questa mia vittoria non conta nulla se raffrontata a tutto quello che accade nel mondo. Questo è uno sport, talvolta pericoloso, ma ci sono cose molto più serie di queste, ed io mi sento realizzato con questa mia azione, perchè porterò un sorriso ed un barlume di speranza alle persone che hanno patito.”

Marco Andretti è il primo classificato tra i piloti che hanno fatto la sosta extra, dopo aver passato agevolmente Dixon e Patrick con una sola mossa al restart finale. Non è stato capace, nonostante i reiterati tentativi, di passare il suo giovane collega e compagno di scuderia, e va detto senz’altro che quest’ultimo nell’occasione si è dimostrato molto caparbio. Entrambi hanno dato spettacolo negli ultimi dieci giri con il primo perennemente in scia del secondo – “Avevo quasi raggiunto Wheldon alla fine ma non avevo la velocità necessaria per avvicinarmi ulteriormente e tentare di passarlo. Questo è il mio migliore risultato in carriera e quello di  qualunque pilota giapponese nelle corse americane. E’ una bella soddisfazione per il mio paese.” Andretti, che è stato molto veloce nelle due recenti gare a Milwaukee e Texas, finite in malo modo entrambe proprio alla fine, ha ringraziato il suo compagno di scuderia per non aver causato nessun contatto troppo ravvicinato che potesse compromettere la gara di entrambi-“E’ stato corretto come d’altronde doveva essere, non mi ha mai ostacolato in maniera sporca, e stava facendo il suo lavoro, come io il mio all’esterno. Però non ce l’ho fatta.”

Dixon ha preso punti fondamentali per la classifica alla luce della defaillance di Castroneves e Kanaan. Tuttavia la sua non è stata una gara brillante sotto molti punti di vista, come al contrario ci eravamo abituati a vedere in questa stagione.Per sua stessa ammissione , la squadra non ha mai trovato il giusto setup in tutto l’arco del wwk-end, e le stesse qualifiche annullate sono stata una manna “dal cielo”. E’ proprio il caso di dirlo d’altronde. Il lavoro egregio dei suoi meccanici nei pitstops gli hanno permesso di risalire molte posizioni. “Ho iniziato ad usare la scia e a stare “alti” e le cose sono migliorate. Sicuramente è stata la chiave del successo di oggi. Quando hai due o tre piloti davanti che cercano di fare lo stesso è difficile trovare pertugi per passare , ma la nostra strategia ha pagato alla fine.”

Kanaan e Castroneves hanno dominato gran parte della gara, e il loro duello spettacolare mozzafiato ininterrotto per tutti i primi venticinque giri, hanno fatto presagire una corsa  combattuta sul filo del rasoio. Tuttavia al momento della bandiera bianca, il brasiliano-libanese era già fuori (e giù di morale) , mentre il pilota Penske ha dovuto dire addio ai sogni di gloria per via di una sbaglio dettato dall’eccessiva foga di Viso che  ha causato una foratura alla vettura numero 3. “Ho perso”- dice il pilota della 7-Eleven che anche lo scorso anno ha avuto una disavventura pressocchè simile nella stessa curva-“Mi stavo preparando con la concentrazione mentale alla fase calda della gara, ma quella curva mi è stata nuovamente fatale”.

La gara ha fatto segnare la presenza di ben sei periodi di caution per un totale di 57 tornate sulle 250 totali. Le prime bandiere gialle sono state sventolate per l’uscita di scena della Vision Menard gialla di Carpenter che ha incolpato Danica Patrick per l’accaduto. “Ha fatto come suo solito: ha tentato di bloccare chi veniva da dietro cambiando traiettoria, e fare questo in un ovale può essere pericoloso veramente. Sembra la nuova Scott Sharp della serie. Sono sconcertato! E’ la seconda volta che accade di seguito, sono veramente adirato per il suo comportamento”.  Danica Patrick è giunta sesta alla fine dietro alla rivelazione di questa gara, Aj Foyt, costantemente tra i primi oggi. Diciassette piloti su ventiquattro partenti hanno visto sventolare la bandiera a scacchi.

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Alcuni commenti del dopogara.

Danica Patrick. “La Motorola Dallara è andata complessivamente bene oggi.Ho sperato di essere capace di rimanere nella posizione che i miei meccanici mi avevano fatto guadagnare, ma alle ultime bandiere verdi è successo quello che è successo. Devo ringraziare tutti quelli che hanno lavorato per me oggi, ieri e venerdi’, speravo di ripagarli con un risultato migliore. Peccato, sarà per la prossima volta.”

Tony Kanaan. “Ho perso, si. E’ difficile ammetterlo, ma  è stato un mio sbaglio. Mi hanno riferito che qualcuno ha detto che si è trattato di un guasto meccanico, ma non posso esserne sicuro, e questa non è una attenuante dietro la quale coprire i propri errori. Non avevo più il controllo della vettura già dalla curva 1 quando mi trovavo dietro a Dan e Hideki. E’ spiacevole quello che è accaduto, la 7-Eleven era veramente in forma oggi.”

Marco Andretti. “Se avessi avuto la velocità di prendere Hideki penso che avremmo potuto dire la nostra per la vittoria. Oggi gli uomini della AGR erano tutti in forma, ed abbiamo regalato belle emozioni ai fans che ci hanno seguito. Almeno dall’abitacolo la corsa è stata allo stesso tempo dura ed impegnativa, ma divertente. Oggi noi della Blockbuster (il nome dello sponsor) siamo stati davanti per gran parte della corsa e siamo stati premiati, visto che tra quelli che hanno riforniti, siamo giunti primi.”

Hideki Mutoh. “E’ stato stupendo ottenere questo secondo posto. Dai box hanno fatto di tutto al chè questo risultato potesse concretizzarsi. Quanto al mio duello finale con Marco, non volevo ostacolarlo, eravamo a dieci giri circa dalla fine ed io volevo vincere e passare la Ganassi. Quindi ho tenuto duro e ho mantenuto la seconda posizione , con la speranza di potercela fare per ottenere la prima. Siamo stati in forma per tutto il week-end, nelle libere 2 e 3 abbiamo fatto davvero bene. Poi la gara è stata difficile all’inizio, ma siamo giunti fin qui alla fine. Sono contento per il secondo posto, e sono felice di aver iniziato alla grande la mia carriera in Indycar. Spero di continuare a correre in questo modo, come ho fatto in queste prime otto gare.

La vittoria di Wheldon è stata la quinta gara in trionfo sui nove appuntamenti quest’anno,  il  novantottesimo alloro nella carriera della scuderia. Dixon ora comanda la classifica con 316 punti, con Wheldon ad una sola distanza da chi segue il neozelandese.

Dan Wheldon. “Che giornata per la Target Ganassi. E soprattutto che bel regalo di compleanno. Mia moglie ed io abbiamo guidato da Chicago fin qui ,ed abbiamo visto i risultati del  disastro che ha colpito la regione, una cosa che mi ha lasciato davvero senza fiato, con tanta tristezza nel cuore. Scott ed io siamo felici di poter essere utili ad una giusta causa. Per quanto riguarda la gara, bè..una gara cosi’ la sognavo, e mi ha messo  un buonumore che difficilmente cancellerò presto.  Abbiamo concesso anche un momento di svago ed evasione a chi ci seguiva qui.”

Scott Dixon. “Sono contento per Dan, questo è un anno molto difficile per lui.”

Helio Castroneves. “Oggi non era il nostro giorno. Noi avevamo una vettura davvero buona, e siamo stati al comando per una novantina di tornate, ma dopo l’ultima sosta, sentivo un qualche cambiamento sul bilanciamento . Pensavo una foratura o una sospensione, i meccanici ci hanno data un’occhiata perchè i pneumatici perdevano pressione gradualmente. Rimango secondo in classifica, ma la quattordicesima posizione è un risultato che non ci spetta, perchè abbiamo perso cosi’ facendo troppi punti. Ci riscatteremo a Richmond domenica prossima.”

Ruan Briscoe. E’ suo il giro veloce della gara. “Devo ammettere che è stato tutto difficile oggi. Avevamo bisogno di maggiore sottosterzo e ho anche lottato duramente per trovare un grip migliore con l’asfalto. Soltanto verso la fine della corsa, avevo fra le mani una vettura dalle prestazioni consistenti. Il merito è dei miei meccanici che ci hanno lavorato su durante i pit stops, consigliandomi anche via radio. La buona notizia è essere giunti nei primi dieci, una posizione decente.”

Will Power ha raggiunto un risultato importante, e per la prima volta guadagna la top Ten finale in una gara corsa su ovale. Il pilota australiano della KV Racing è ora nono in classifica generale dopo sette gare disputate. Se si conta che le prime otto posizioni sono occupate dai piloti dei tre teams più importanti (Ganassi,AGR e Penske), questo risultato è senz’altro da sottolineare. Power ad Iowa ha compito degli ottimi sorpassi nell’ultimo stint di gara ai danni di Briscoe, Castroneves e Hunter Reay. ” E’ stata una gara memorabile per la Aussie Vineyars (lo sponsor personale di Power che porta in dote la livrea giallo verde).Sono contento di essere migliorato molto in uno dei fondamentali di questa tipologia di corse, i restarts, posso solo lamentarmi di non avere ancora velocità sufficiente per essere sicuro al 100% dei miei mezzi. Sono davvero contento di avercela fatta ad entrare nella Top Ten.”

Arrivederci a Richmond molto presto.

MN

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