San Luis: una bella pista immersa in un paesaggio fantascientifico. Questa è la descrizione, in poche parole, della pista argentina che domenica 23 novembre sarà teatro dell’ultimo appuntamento del FIA GT. Su questo tracciato circondato da montagne e da vegetazione brulla, si contenderanno il titolo Bertolini-Bartels e Gollin-Hezemans.
La pista, che misura ben 7 km, è stata finita all’ultimo momento e alcuni dettagli sono sicuramente ancora da perfezionare. In alcuni punti i muretti esterni si affacciano sul lago che fa compagnia alla pista e in questi determinati posti le vie di fuga sono assenti. Fra le cose curiose, il circuito è stato edificato intorno proprio a questo lago vulcanico che dà, a colpo d’occhio, un particolare fascino a questo tracciato fuori dal comune.
Il governo argentino ha investito e creduto molto in questo progetto, che aiuterà moltissimo la crescita del settore terziario in questa zona. La FIA ha dato l’approvazione di Grado 2 alla pista sud americana, quest’ultima non è la prima volta che ospita una gara automobilista. Infatti, nel 1987 si tenne una gara di contorno del Turismo Carrettera, ma in quell’occasione ci furono 2 morti e un ferito.
Personalmente non condividiamo la scelta di svolgere una gara dall’altra parte del mondo, soprattutto con la crisi che c’è. E’ molto dispendiosa una trasvolata del genere per dei team privati piuttosto “piccoli” come quelli del FIA GT.
Gabriele Sbrana
Fonte: 422 Race, oltre le nostre!
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