F1 – Corea, post gara: Equilibri mondiali

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YEONGAM 24.10.2010 Nell’umido pomeriggio coreano, il sogno RedBull sembra disintegrarsi; scalfito dalla pioggia e dal vento, che hanno caratterizzato l’intera giornata e che hanno premiato Fernando Alonso, sempre lesto e pronto a cogliere l’attimo fuggente. Il fallimento della missione coreana per il team RedBull passa per l’errore di Webber, a muro al giro venti, e per la sfortuna di Vettel, vittima del motore quando ormai la vittoria sembrava cosa certa. E’ il riassunto dell’intera stagione, caratterizzata da un mezzo iperperfomante, a volte debole, e da errori umani non certo contabili sulle dita di due mani.

BUTTON Non ci pensa due volte nemmeno Lewis Hamilton, anche lui pronto a fare “carpe diem”, seppur l’inglese non ha saputo gestire la posizione acquisita proprio ai danni di Alonso, quando lo spagnolo ha perso più tempo del dovuto ai box, a causa di un bullone male avvitato. D’altronde il team McLaren qui in Corea si giocava il titolo, e se Hamilton è tornato in corsa, stessa cosa non si può dire di Button, incappato in una giornata no. L’inglese sul bagnato non tiene il passo dei battistrada, e nelle fasi iniziali viene sopravanzato da uno Schumacher in grande forma, in grado di infilare anche Kubica e di accaparrarsi la quinta posizione. Il campione del mondo in carica ha cercato di risollevare le sorti della propria gara azzardando le gomme intermedie prima del previsto, cosa che lo ha costretto a lottare nelle retrovie, imbottigliato nel traffico e lontano dalla zona punti. A due gare dal termine soltanto la matematica lascia speranze a Button, ma i 42 punti di ritardo da Alonso lo tagliano fuori dalla lotta al titolo.

JOLLY Restano quindi in quattro i candidati, e adesso è necessario inseguire Alonso. In casa RedBull però dovrebbero arrivare ad una scelta. Vettel è lontano 25 punti, a Webber bastano due vittorie per vincere indipendentemente dal risultato dello spagnolo. In più, andando in Brasile, la Ferrari potrà contare sul jolly di Massa, sempre performante nella sua terra, complice una tradizione rossa non indifferente nel Sud America. A due puntate dal termine, il thriller scritto a cinque mani sta volgendo al termine. Solo il tempo saprà dare delle risposte a questo imprevedibile ed altalenante mondiale.

Valerio Lo Muzzo

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