INTERLAGOS 07.11.2010 Superbi, sicuri e spregiudicati. Nel penultimo appuntamento stagionale in casa RedBull vige la legge delle tre S, come la S di Sebastian (Vettel) che si aggiudica la gara e riaccende la speranza di un titolo mondiale visto in fumo appena due settimana orsono in quel di Yeongam. Qui in Brasile la RedBull non piange, anzi sorride e festeggia il suo primo titolo costruttori giunto con una gara di anticipo. Se però il titolo costruttori era quasi certo alla vigilia, stessa cosa non può dirsi del titolo piloti, ancora nelle grinfie di Alonso e della Ferrari.
SICURI D’altronde, col solo secondo posto Webber ha limato appena tre punti allo spagnolo, e adesso se l’australiano riuscisse a vincere l’ultimo appuntamento dovrà sperare che il pilota di Oviedo non arrivi alle sue spalle. La matematica non è un opinione, ma le scelte interne del team possono esser opinabili. Le strategie della casa austriaca passano per fair-play ma la speranza è quella di far vincere Vettel, come simbolo di un progetto nato per puntare sui giovani e per far vincere il tedesco, che così diventerebbe il più giovane iridato nella storia della serie. Quindi largo alla teoria della probabilità: piloti liberi ad Abu-Dhabi. Se Alonso sarà nelle condizioni di vincere l’iride allora sì ai giochi di squadra, altrimenti nulla. Pazza idea, ma gli austriaci per aver giocato così quest’oggi vuol dire che son certi della doppietta negli Emirati.
SPREGIUDICATI Il mondo delle corse però non dà mai nulla per certo, il che è tutto dire. Basta una safety-car, uno scroscio dì pioggia, per sovvertire l’esito di una gara e di un iride. Sta di fatto che Alonso la sue carte se le sta giocando alla grande. Dopo il quinto posto in qualifica, lo spagnolo ha prima sopravanzato Hamilton ed ha poi conquistato il podio con un sorpasso non certo semplice sull’incredibile Hulkenberg partito dalla pole. Il tedesco ha poi dato tanto filo da torcere ad Hamilton, il quale non ha mai trovato il guizzo del sorpasso. La gara ha cominciato quindi a viver di tattica con l’anticipo del cambio comme da parte di Button. L’inglese bloccato nel traffico ha virato sulla strategia, ed è stato premiato con il quinto posto finale, per lui però il sogno mondiale finisce qui. Soltanto Liuzzi è stato in grado di incidere sulla gara, e non è stato un bel vedere il suo crash alle S di Senna che ha richiesto l’attenzione della safety-car.
DOPPIATI L’ingresso della vettura di sicurezza però, non ha portato grande scompiglio a causa dell’enorme sfilza di doppiati che separava i piloti di testa. D’altronde a fine gara soltanto 7 drivers son giunti a pieni giri al traguardo tra i quali figurano Rosberg e Schumacher. Il biondo della Mercedes è riuscito a rimontare dalla tredicesima piazza grazie al cambio gomme eccessivamente ritardato, mentre il sette volte campione del mondo è stato bloccato da Sutil dopo un cambio gomme non certo felice nella tempistica. Tra i sette a pieni giri però non figura Felipe Massa. Il brasiliano, che poteva essere decisivo nella pista tanto amata, non ha fatto niente di speciale, complice anche una gomma montata male nel corso del primo pit-stop. Alonso, ancora una volta, ha dovuto puntare sulla sue straorinarie qualità. Il finale di questo romanzo finora lungo 18 gran premi verrà scritto tra sette giorni. Vale la pena attendere per un finale mozzafiato.
Valerio Lo Muzzo
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