F1 – “Da 0 a 10” – Le pagelle del Gp d’Australia

australia_podio-500x333 F1 - "Da 0 a 10" - Le pagelle del Gp d'Australia

Abbiamo assistito ad un gran premio emozionatissimo, grazie a due gocce d’acqua nella fase iniziale, grazie alle rimonte di Button, Alonso ed Hamilton. Abbiamo assistito a numeri sorpassi e numerosi botti, come quello tra Hamilton e Webber nelle concitate fasi finali. Abbiamo assistito ad una corsa veramente emozionante. Adesso cerchiamo di emozionarci, nel classico modo. “Da 0 a 10”. Capitolo 2: Australia.

VOTO 0 A KAMUI KOBAYASHI

Pronti, partenza, boom! Bastano poche curve al giapponese per raccogliere la scomoda eredità del connazionale Sato. Dopo l’abbandono di Nakajima infatti, qualcuno doveva pur continuare la tradizione dei Kamikaze dal sol levante. Buemi e Hulkemberg non possono smaterializzarsi. Il botto è inevitabile, così come questo voto.

SUICIDA

VOTO 1 ALLA FRAGILITA’ DELLA REDBULL

Trentasei punti lasciati per strada in due gran premi la dicono tutta. Il team dei bibitari è senza dubbio quello che vanta la vettura più veloce del circus, almeno se guidata da Sebastian Vettel. Peccato che per una noia o per l’altra il tedesco è sempre costretto a limitarsi se non addirittura al ritiro. Se in Austria vogliono vedere il titolo mondiale, devono quanto meno impegnarsi per far arrivare la vettura al traguardo.

DEBOLE

VOTO 2 ALLA STRATEGIA MCLAREN

Per una strategia andata bene, ne va male un’altra. In casa McLaren perdono l’occasione per compiere la prima doppietta stagionale, richiamando ai box Hamilton proprio nel momento migliore dell’inglese. Kubica e le Ferrari ringraziano, il buon Lewis invece non le manda a dire. “Questa è stata una delle gare più belle della mia vita, ma la scelta di rientrare una seconda volta per cambiare le gomme non è stata certamente la migliore”. Per il ciclo: “ogni lasciata è persa”.

CONFUSI

VOTO 3 AL SERBATOIO VIRGIN

Certo che spacciarsi per super tecnologici, in grado di progettare una vettura di F1 senz far uso di una galleria del vento, e poi confondersi nella progettazione di un misero serbatoio è veramente indecente. In casa Virgin non sono in grado di portare al termine una gara, poiché non può essere imbarcato tutto il carburante necessario per giungere al traguardo. Una magra figura per una scuderia che ha fatto della simulazione il suo marchio di fabbrica. In Bahrain i problemi idraulici non avevano messo in mostra questo problema, ma domenica Glock è stato costretto a rientrare ai box anticipatamente. Per il ciclo. “Ride bene chi ride ultimo

INCOMPETENTI

VOTO 4 A MICHAEL SCHUMACHER

Tutti lo vogliono, tutti lo cercano, ma il Michael che tutti vorrebbero non si è fatto ancora vedere. Dopo la sfortunata partenza il tedesco resta bloccato dietro la Toro Rosso di Alguersuari per buona parte della gara, riuscendo a sopravanzare lo spagnolo soltanto nel finale. E’ vero che la Mercedes non ha grande spunto in ottica sorpasso, ma un campione come lui dovrebbe compensare questa mancanza. E pensare che a fine gara si dice “divertito e felice” per il punto conquistato. Contento lui…

ANNASPANTE

VOTO 5 A MARK WEBBER

Chissà quante ne starà mandando a dire Sebastian Vettel al suo compagno di squadra, visto che, almeno lui, ha la possibilità di portare al termine la gara. Grazia di cui non approfitta il pilota australiano, notevolmente lontano dalle prestazioni del tedesco e anche in grado di rischiare il tutto per tutto con una staccata che colpisce Lewis Hamilton nelle battute finali del pomeriggio australiano. E pensare che la fragile RedBull ha resistito all’urto. Webber è tornato così ai box, ha cambiato ala, ed ha chiuso nono. Certamente non un ottimo risultato. Per il ciclo: “Chi ha il pane non ha i denti”.

IMPRUDENTE

VOTO 6 A FELIPE MASSA

Considerata la prestazione di Alonso quella del brasiliano non sembra poi chissà cosa. E’ poco incisivo Felipe, subisce gli attacchi di Hamilton e Webber, non riesce a prendere Kubica e tiene Alonso alle proprie spalle come logica vuole in casa Ferrari. Peccato perchè questa mossa ha limitato le prestazioni dello spagnolo, accodatosi come nel traffico cittadino. Tra i primi risulta il più lento e si vede. In compenso chiude a podio, il secondo stagionale, grazie agli errori di McLaren e RedBull.

TAPPO

VOTO 7 AD ALONSO E LIUZZI

Lo spagnolo, dopo una pessima partenza, ci da dentro con sorpassi e controsorpassi, risalendo, in men che non si dica fino alla sesta piazza. Poi, approfitta delle soste di Hamilton e Webber per piazzarsi ai margini del podio. Nel finale si difende alla grande dall’attacco di Hamilton, seppur l’inglese sembrava averne di più.

Ancora una grande prestazione per Tonio Liuzzi. L’italiano chiude al settimo posto, conquistando sei punti e precedendo il compagno di squadra Sutil, giunto tredicesimo. Il futuro del tricolore è nelle sue mani.

MASTINI

VOTO 8 A JENSON BUTTON

Conquista la prima vittoria stagionale dopo 10 mesi, e lo fa co nuna prestazione conservativa. Monta per primo le gomme da bagnato, anticipando tutti e riuscendo a guadagnare molte posizioni, dopo esser piombato a fine gruppo, causa scontro in partenza. L’inglese rigrazia le sventure di Vettel, e una volta presa la testa della corsa non la lascia più. Gira su ottimi tempi anche nel finale quando ormai le sue gomme hanno sulle spalle quasi 50 giri. Per il ciclo: “chi non risica non rosica”.

RAGIONIERE

VOTO 9 A ROBERT KUBICA

Eccolo qua il primo outsider della stagione. Il polacco, con una Renault abbastanza interessante, riesce a conquistare un ottimo secondo posto, complice la mattanza alle sue spalle tra Massa, Alonso, Hamilton e Webber. Gara pulita la sua, nel finale soffre un po’ la crisi di gomme, e Massa non riesce ad approfittarne. Meglio così.

INTRUSO

VOTO 10 A SEBASTIAN VETTEL

Dopo Lourdes, forse servirebbe anche un viaggio a Fatima. Il tedesco si conferma ancora il migliore. Veloce in qualifica, costante in gara. Peccato che la RedBull non va come vorrebbe (vedi voto 1) e a lui “giran proprio le p…”. D’altronde come dargli torto.

RATTRISTITO

Valerio Lo Muzzo

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4 commenti su “F1 – “Da 0 a 10” – Le pagelle del Gp d’Australia”

  1. schumacher è quello che in pista ha fatto registrare il maggior numero di sorpassi (7) contro i 5 di alonso.. se dopo alla prima curva è stato tamponato, e al muretto le strategie sono state fatte male, non è colpa sua..

  2. strategia ferrari voto 5 (come sempre :cry:) mentre l’ispanico resisteva ” all’assalto alla diligenza” vorrei sapere cosa pensavano i computerini e cervelloni al box ferrarista, alonso doveva essere fatto passare…gli ordini di scuderia sono proibiti ma i finti sorpassi no

  3. Pienamente d’accordo su tutto !!!
    Tranne che su Kobayashi … il poverino perde l’ala davanti in pieno perdendo completamente direzionalità. Vedere i rallenty per credere. Da pilota a passeggero il passo è breve …

  4. Su Schumacher: a sua attenuante Alguersuari girava su ottimi tempi. A fine gara lo spagnolo (con gomme “fresche” come il tedesco) andava più forte di Alonso, Kubica e Massa. D’altronde con Schumi alle spalle… Però proprio Schumi non ha aggredito, ha sfruttato un semplice errore. Insomma…un pò più di cattiveria.
    Su Kobayashi: si ha perso l’ala, ma credo che già era ampiamente danneggiata. Non credo che non si sia accorto della instabilità, magari pensava non fosse una cosa così grave e poi…

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