James Hunt, il pilota scavezzacollo

  James Hunt, nato James Simon Wallis Hunt a Belmont, Inghilterra, il 29 agosto 1947, rappresenta il tipico esempio del pilota di Formula Uno stile anni Settanta, veloce e determinato quand’era ora di mettersi il casco in testa e gettarsi in pista a trecento all’ora, ironico e scavezzacollo una volta sceso dalla propria vettura. Proveniente … Leggi tutto

Phil Hill se n’è andato

    In una stanza d’ospedale di Salinas, California, è morto ieri notte l’ex campione del mondo di Formula Uno Phil Hill. Primo e sinora unico iridato proveniente dagli Stati Uniti d’America, aveva vinto il titolo mondiale nel 1961 al volante della Ferrari. Nato a Miami, Florida, corse anche per Cooper, Porsche, ATS, Lotus e … Leggi tutto

Emilio Materassi, grande e dimenticato

Il prossimo 9 settembre cadrà l’ottantesimo anniversario della scomparsa, in un tragico incidente accaduto durante il Gran Premio d’Italia a Monza, di Emilio Materassi, forse uno dei campioni del volante più sottovalutati e uno dei personaggi più affascinanti di un’epoca che avrebbe lanciato verso la leggenda, come pilota, il mantovano Tazio Nuvolari e, come proprietario di Scuderia, nientemeno … Leggi tutto

Andrea Sassetti, il cowboy di San Rustico

Siamo nella primavera del 1992 quando Andrea Sassetti, rampante imprenditore marchigiano nel settore calzaturiero, dà il via all’operazione Andrea Moda Formula. Inizialmente il suo obiettivo è quello di entrare nel business come partner della Coloni, squadra italiana all’epoca impegnata nel Mondiale di Formula Uno, tuttavia, anche su suggerimento del deus ex machina Bernie Ecclestone, si … Leggi tutto

CART-La “White Paper” di Dan Gurney: L’alba della terza corona – Parte I

dun-gurney CART-La "White Paper" di Dan Gurney: L'alba della terza corona - Parte I

I due costruttori Roger Penske e Ueal Eugene “Pat” Patrick sono considerati i padri fondatori della Championship Auto Racing Teams, meglio conosciuta con l’acronimo di C.A.R.T. Il primo, titolare della scuderia che porta ancora oggi il suo nome, la “Penske Racing”, fu anche un pilota abbastanza quotato negli anni sessanta. Una storia proseguita e ricominciata sotto altre vesti, nel lontano 1965, quando venne costruito il team che per la prima volta partecipò alla 500 Miglia di Indianapolis soltanto a partire dal  1969. Quattordici successi da allora nella prestigiosa gara dell’Indiana, iniziando con Mark Donohue nel 1972. Sam Hornish jr nel 2006 ha firmato l’ultimo suo successo in volta su Marco Andretti, figlio del titolare della scuderia che porta il nome della famiglia che ha reso celebre il connubio motoristico Europa-USA. Marco e Michael, suo papà  appunto, degni continuatori di una dinastia intramontabile che annovera anche i non dimenticati da noi, John e Jeff. Un’ esperienza , per Penske, anche in Formula uno come costruttore tra il 1974 ed il 1976 che in pochi ricordano , ma di sicuro John Watson si.

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Dio perdona… papà no!

E’ indubbio che per costruire una storia sono indispensabili dei personaggi. Ma non dei personaggi qualsiasi, dei personaggi con la P maiuscola. Immancabilmente, quando dei grandi personaggi escono di scena il pubblico tende ad abbandonarsi alla nostalgia. Niente di strano insomma, l’uomo vive da sempre di emozioni e non ci trovo niente di male nell’esprimere … Leggi tutto

Il Maestro

13 maggio 1956, Gran Premio di Monaco. Diciotto auto iscritte, quattordici sulla griglia: le BRM di Hawthorn e Collins sono fuori per insuperabili problemi di messa a punto del motore, stessa sorte per la Maserati della Scuderia Centro Sud affidata a Louis Chiron, mentre Giorgio Scarlatti non si qualifica con una vecchia Ferrari di sua … Leggi tutto

La storia dell’Hungaroring – 2° parte

00_button_hung La storia dell'Hungaroring - 2° parte

Entriamo così negli anni ’90 che si aprono con la vittoria del Belga Thierry Boutsen al volante della Williams Renault davanti a Senna (che rimonta senza troppi complimenti dalla quarta piazza in griglia “accompagnado” fuori Nannini) e alla Benetton Ford di Piquet.

Seguono nei successivi 2 anni altrettante cavalcate trionfanti di Senna, che domina incontrastato nel ’91 e nel ’92, la vittoria del ’92 assume un significato particolare in quanto ottenuta con l’obsoleta McLaren Mp4/7 Honda che ha ragione dell’astro-Williams di Mansell a cui Ayrton rifila ben 40 secondi!

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La storia dell’Hungaroring- 1° parte

00_hungaroring.thumbnail La storia dell'Hungaroring- 1° parte

Domenica 3 Agosto 2008, il carrozzone della F1 fa tappa nell’Europa dell’est, più precisamente in Ungheria al circuito/toboga/Kartodromo (chiamatelo come volete) dell’Hungaroring.

Uno di quei circuiti strani, di quelli che li guardi e ti chiedi il perché stiano lì in calendario, tra le futuristiche cattedrali nel deserto (in tutti i sensi visto dove ormai si va a correre) e i mostri sacri che hanno fatto la storia, stretto, lento e per certi versi pure insulso, spesso teatro di autentiche processioni di vetture che hanno fatto addormentare pure il più stoico degli appassionati e fatto nascere la convinzione che per vincere lì devi fare solo una cosa, la pole position, poi puoi pure guidare come se fossi in autostrada tanto nessuno ti passerà.

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